IL SINDACO DI TORINO STEFANO LO RUSSO
Pace, rispetto, attenzione agli ultimi, giustizia, carità, accoglienza: la voce di Papa Francesco ha saputo parlarci di valori universali, ricordandoci l’importanza di lottare per una società migliore.
Incontrarlo lo scorso anno, insieme al Cardinale Repole, è stato uno dei momenti più emozionanti del mio percorso da sindaco: ho avuto l’opportunità di sottolineare tutto l’affetto che Torino e il Piemonte provavano e provano per lui, che in quella occasione ha confidato di avere molto a cuore la nostra città.
La sua scomparsa ci riempie di tristezza ed è un grande dispiacere sapere che non avremo la possibilità di accoglierlo nuovamente in un territorio che a lui era profondamente legato.
Quel Papa arrivato da lontano, “dalla fine del mondo”, per usare le sue parole quando si è presentato per la prima volta da Santo Padre, ha toccato il cuore di tante persone, ribadendo sempre la grande importanza dell’apertura al prossimo. In un mondo che ha visto momenti terribili durante il suo pontificato, con l’esasperarsi dei conflitti e il periodo buio della pandemia, è stato capace di portare sempre una parola di speranza e di luce. Una luce per cui lo dobbiamo ringraziare, e che ora deve essere di ispirazione a tutte e tutti noi perché possiamo esprimere, nella nostra quotidianità, la stessa dedizione per la ricerca della pace e del bene comune che Papa Bergoglio ci ha mostrato.
L’auspicio è che il suo esempio sia guida per una Chiesa che, ora più che mai, deve saper rimanere unita e, proseguendo l’opera di Francesco, deve continuare a guardare nei prossimi anni nella direzione indicata dal suo papato: verso chi ha più bisogno di essere accolto, sostenuto, protetto.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ALBERTO CIRIO