Andrà in scena martedì 1 aprile, alle 19.30, presso il Teatro Regio, in occasione dell’Anteprima Giovani, “La Dama di Picche”, lo struggente capolavoro di Cajkovskij tratto da Puškin. Al via da martedì 18 marzo la vendita dei biglietti per l’opera che Cajkovskij considerava la sua creazione più riuscita, nata nel 1390 da un fervore creativo impetuoso sul libretto del fratello Modest. Tratto dall’omonimo racconto di Alexander Sergeevič Puškin.
Sul podio il talentuoso Maestro Valentin Uryupin, che dirigerà l’Orchestra, il Coro e il Coro delle Voci Bianche del Teatro Regio. Questi ultimi, istruiti rispettivamente da Ulisse Trabacchin e Claudio Fenoglio. Nel dramma puskiniano Hermann è un uomo qualunque, intrappolato in una vita monotona e senza prospettive. Vive in una caserma, in uno spazio angusto che riflette la sua esistenza grigia e priva di slanci. Il benessere gli appare come un miraggio, la sua ossessione per il successo e l’amore si nutre di illusioni. Il mondo attorno a lui gli sembra scintillante e inaccessibile, come una vetrina luccicante da cui si sente escluso. Lisa, al contrario, è nata in un ambiente privilegiato, ma sogna di liberarsi dalle regole soffocanti che la imprigionano. Se Hermann desidera entrare in quel mondo dorato, Lisa vuole fuggirne. Due desideri opposti che li condurranno in un gioco crudele dove il destino si diverte a infrangere ogni illusione.
Si potrebbe definire l’opera come una partitura sinfonica che si mantiene in bilico tra intimismo e spettacolarità, dove l’autore si destreggia da una parte nell’ossessione nevrotica di Hermann e dall’altra nella trepidante passione di Lisa, a metà tra un romanticismo straziante e un decadentismo morboso, tra tragicità e pessimismo melanconico, che si traducono in una visionarietà drammatica e in una tessitura vocale piuttosto complessa.
La parabola tragica di Hermann, l’uomo che si consuma nel vortice della brama e del gioco d’azzardo, ispira Cajkovskij in una delle pagine più drammatiche del suo repertorio. A incarnare il tormentato protagonista sarà Mikhail Pirogov, pluripremiato tenore russo della Buriazia. Accanto a lui Zarina Abaeva, soprano raffinato e versatile nei panni di Lisa; il ruolo del titolo, ossia l’anziana Contessa dalla quale Hermann cerca di carpire il segreto per vincere al gioco, vedrà in scena la straordinaria Jennifer Larmore. Il cast si completa di specialisti del repertorio russo: Elchin Azizov, nel ruolo di Tomskiy; Valdimir Stoyanov nel ruolo di Elekij; Deniz Uzun nel ruolo di Polina; Alexey Dolgov sarà Čekalinskij; Vladimir Sazdovski nella parte di Surin; Ksenia Chubunova nel ruolo della Governante; Joseph Dahdah nel doppio ruolo di Čaplickij e del maestro di cerimonie; Viktor Shevchenko sarà Namurov e Irina Bogdanova che interpreterà Maša.
Diversamente da quanto comunicato a inizio stagione, per sopraggiunte problematiche indipendenti dalla volontà del Teatro, “La Dama di Picche” sarà proposto in un allestimento differente da quello inizialmente annunciato. Il Regio accoglierà per la prima volta a Torino una produzione realizzata lo scorso anno dalla Deutsche Oper di Berlino, frutto di un’idea concepita poco prima della pandemia dal genio visionario di Graham Vick, prematuramente scomparso nel 2021. Le scene e i costumi sono di Stuart Nun, la coreografia di Angelo Smimmo e le luci di Linus Felbom. La concezione scenica di Vick è stata raccolta e approfondita dal regista britannico Sam Brown.
Hermann si muove in una dimensione fatta di illusioni, una sorta di realtà Instagram anteliteram, dove la felicità altrui gli appare scintillante e perfetta, ignaro delle incrinature che la percorrono. In questa società rigidamente strutturata Lisa incarna l’ispirazione al dissenso: Nata e cresciuta in un contesto di privilegi e regole inflessibili, sogna di sottrarsi alla gabbai dorata che la opprime. Hermann, al contrario, desidera ardentemente varcarne la soglia, convinto di trovare solo lì la ricchezza e l’amore che gli sono negati. Il destino, implacabile, gioca con le loro illusioni, e li trascina in una partita senza vincitori, dove la realtà si impone con tutta la sua crudeltà.
“La Dama di Picche” verrà presentata mercoledì 26 marzo alle ore 18 nel foyer del Toro, all’interno di una conferenza-concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi. L’incontro prevede esibizioni live ad ingresso libero. Si segnala che, diversamente dal consueto, gli spettacoli serali avranno inizio alle 19.30.
Le repliche aperte al pubblico andranno dal 3 al 16 aprile prossimo.
Info e biglietti: biglietteria del Teatro Regio e online su www.teatroregio.torino.it
Teatro Regio – Piazza Castello 215, Torino – Telefono: 011 8815241/242
Orari: da lunedì a sabato ore 11-19 / domenica ore 10.30-15.30 / un’ora prima degli spettacoli
Mara Martellotta
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