Secondo i dati dell’Osservatorio SIcurezza Vega
Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
La zona rossa, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. A fine gennaio 2025, il rischio d’infortunio mortale in regione (2,8 morti per milione di occupati) risulta superiore a quello medio nazionale (2,0).
Per quanto riguarda le incidenze, in regione si scopre che Asti, Cuneo e Torino si trovano in zona rossa con indici rispettivamente pari a 11,1, 3,8 e a 3,3. Mentre Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli sono in zona bianca, con un’incidenza di mortalità pari a “zero”.
Sia in termini assoluti, sia per infortuni mortali in occasione di lavoro, Torino detiene il primato negativo con 3 vittime, seguono Asti e Cuneo con 1 vittima.
Le Attività Manifatturiere, nel 2025, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (252).
L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
LA ZONIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
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Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.
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Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.
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Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.
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Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.