L‘Istituto Confucio accoglie l’anno del Serpente con iniziative alla Mole, a palazzo Madama e in via Po

Il 29 gennaio prossimo ricorre il Capodanno cinese che quest’anno è dedicato al Serpente, animale non esattamente simpatico ai nostri occhi, ma che, all’interno dell’oroscopo cinese, simboleggia arguzia, saggezza, spirito critico e intuizione.

L’Istituto Confucio dell’Università di Torino si appresta a celebrare questa festa, che riguarda di fatto tutti i Paesi dell’Asia Orientale e che è stata dichiarata dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità, con una serie di eventi e iniziative anche insieme ad altri organismi ed istituzioni.

Come sempre il Consolato della Repubblica Popolare Cinese di Milano saluterà il nuovo anno rivolgendo i propri auguri dall’alto della Mole Antonelliana, che anche quest’anno si illuminerà la sera della vigilia con il simbolo della felicità, la cui grafica riprenderà le caratteristiche dell’animale dell’anno. Alla realizzazione dell’iniziativa contribuiranno l’istituto Confucio, che ha curato la parte grafica, e l’ANGI, l’Associazione Nuova Generazione Italo Cinese.

L’Istituto Confucio realizzerà un’altra iniziativa, utilizzerà la facciata di un altro edificio aulico in centro città per portare gli auguri alla cittadinanza. Dal 26 gennaio, grazie alla collaborazione con la Fondazione Torino Musei, le colonne che incorniciano gli splendidi finestroni di palazzo Madama verranno utilizzate come fossero i battenti delle porte cinesi tradizionali e la sera su di esse si illuminerà un dittico augurale, proprio come accade in questo periodo su palazzi ed abitazioni in Cina. Il dittico giocherà con i caratteri utilizzati per trascrivere in cinese il nome di Torino, , il cui senso in traduzione suona come “anima da città capitale”. I versi recitano “Il serpente sacro porta con sé gli auguri per il nuovo anno e la città accoglie la nuova primavera con un paesaggio di rinnovato splendore”.

Nel nostro mondo globalizzato, fondere tra loro culture e tradizioni diverse, facendo convivere in armonia tutte le anime di una città, rappresenta probabilmente la sola strada per lo sviluppo e il progresso civili della nostra civiltà urbana – spiega Stefania Stafutti, direttrice di parte italiana dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino e docente ordinaria di Lingua e Letteratura Cinese del Dipartimento di Studi Umanistici. “ Questo cammino richiede tempo e conoscenze ed è in questo spirito che l’Istituto Confucio ha pensato di offrire alla cittadinanza un’opportunità di conoscere qualche cosa di più su questa importante ricorrenza, semplicemente passeggiando per via Po, alternando lo shopping a qualche pillola di conoscenza. A partire dal 27 gennaio fino al 2 febbraio, sotto i portici della via verranno disposti dei totem con il codice QR e basterà scansionarlo con il cellulare per saperne di più sulla Festa e i suoi costumi. L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Commercianti di via Po.

L’Istituto Confucio sarà presente presso Torino Outlet Village nei giorni 2, 8 e 9 febbraio. Le insegnanti cinesi offriranno saggi di calligrafia e trascriveranno in cinese il nome di tutti coloro che vorranno avvicinarsi all’affascinante mondo dell’arte calligrafica cinese.

Mara Martellotta

 

 

 

 

 

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