Caro Direttore,
Da anni Le statistiche pubblicate dal nostro giornale economico nazionale vedono molto in basso i nostri Amministratori comunali e regionali. Qualcuno , ricordate Fassino, provò a smentirle. Anche ieri pagelle modeste. Perché molti dati economici sono negativi. Banca d’Italia l’anno scorso ha detto che negli ultimi 20 anni Torino ha perso quasi 20 punti di PIL rispetto alle Città italiane più competitive. La Caritas dice che le richieste di aiuto aumentano . Le infrastrutture di Torino e provincia e Regione sono piene di lavori mai fatti in passato. I trasporti pendolari vanno malissimo. Il Piemonte rinacque dopo la seconda guerra mondiale che l’aveva lasciato tramortito da bombardamenti pesanti grazie ai fondi del Piano Marshall (San De Gasperi) con i quali si rimise in sesto la rete ferroviaria e grazie alle Autostrade disegnate dal nostro miglior Presidente della Provincia , il Prof. Giuseppe Grosso. Nelle statistiche delle dotazioni infrastrutturali il Piemonte ha sempre sopravanzato la più forte Lombardia proprio per la dotazione di tratte autostradali.
Negli ultimi trent’anni non abbiamo più avuto Amministratori torinesi e regionali esperti in infrastrutture e trasporti cosicché , se partendo da Torino giri tutte le autostrade e le bretelle autostradali del Piemonte, troverai una situazione da Paese del Nord Africa . Clamorosa la situazione verso la Liguria e il collegamento tra Ivrea e Santhia. Arrivi prima sulle spiagge siciliane o calabre che a Alassio. La Tangenziale di Torino incompleta e intasata. Il trasporto pendolari fa piangere. Lione ha 200.000 abitanti in meno rispetto a Torino ma ha 4 Linee di Metropolitana.
Chi amministra pensa alle migliaia di torinesi e piemontesi che ogni mattina si alzano sempre più presto per sperare di viaggiare meglio? Il Ponte Preti sempre lì. Per andare nelle bellissime valli di Lanzo devi pregare che al ritorno la rotonda….
Per fortuna che noi abbiamo salvato la TAV. Perché quando ci sarà la TAV una parte del trasporto merci e passeggeri andrà su rotaia e le nostre vecchie autostrade degli anni 60 tireranno un sospiro di sollievo con l’aria meno inquinata.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO
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