Festa dell'Unità: relatore unico il Pd

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STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Pubblicità. L’unica che ho visto è quella della coop Astra. Mitica cooperativa di pompe funebri, fondata da un ex partigiano che volendo dare sepoltura degna ai propri compagni, ha ripercorso le montagne della Resistenza, dissotterando il loro corpi. Ma questo essendo ricordo,  narrazione, fa parte del vecchio

 

La festa annuale del Pd si tiene a Torino dal 27 agosto al 13 settembre e  torna quest’anno a chiamarsi Festa dell’Unità. Il segretario provinciale Fabrizio Morri ha annunciato tra le novità anche un’enoteca di livello, e ha detto: “ci saranno meno dibattiti e più festa”. In programma film su Cuba, un torneo di calciobalilla e ci sarà anche un’ area bimbi. Tra gli ospiti:  Orfini, Guerini, Serracchiani.

 

Dal 27 Agosto in piazza d’armi ritorna il Festival Dell’unità. Innanzitutto un in bocca al lupo agli organizzatori. Queste iniziative fanno sempre bene alla democrazia. Ci si rallegra per la pace fatta tra l’Unità e il Pd, a livello nazionale e localmente. Prima della chiusura della storica testata fondata da Antonio Gramsci c’erano state laceranti e focose polemiche tra Renzi ed il giornale. Tutto è bene ciò che finisce bene. Perché è finita, forse? Sicuramente in ciò che rimane del Pd le polemiche rimangono, eccome. Andremo e vi informeremo.

 

Ora analizziamo il “sale” delle iniziative: i dibattiti! Partiamo dalla fine, da chi conclude. Pochino sul piano politico. Avremmo preferito “qualcuno” di più importante politicamente. Che ne so, ad esempio, per una città come Torino, capitale del Lavoro, magari proprio Lui, Matteo Renzi che ci avrebbe spiegato come il suo governo sta debellando la disoccupazione con un trend economico sicuramente positivo. O in subordine il ministro del Lavoro. Le cooperative sono anche nella nostra città una importante realtà. Ma forse è un problema di periodo dell’anno.

 

I relatori ai dibattiti? Tutti, o quasi tutti, iscritti al Pd, o comunque orbitanti nell’orbita di questo partito. Sia ben chiaro, ognuno fa quel che vuole in casa propria. Del resto, sono lontani i tempi delle iscrizioni all’ultimo momento, non fa moda per un partito avere anche gli iscritti. Come sono lontani i tempi delle primarie dove il primo che passava votava. Che poi, pensandoci bene, la presenza di rappresentanti di altri partiti, pensatori liberi, associazioni è cosa vecchia, dunque non renziana. Argomenti? Di tutto un po’. Ascolteremo.

 

Filosofia politica? E ci risiamo! Cose vecchie. Dove sta andando il Pd? Capziose domande di chi vuol fare inutile polemica, dove ad ogni soluzione c’è un problema. Una sola assonanza con il passato. Pubblicità. L’unica che ho visto è quella della coop Astra. Mitica cooperativa di pompe funebri, fondata da un ex partigiano che volendo dare sepoltura degna ai propri compagni, ha ripercorso le montagne della Resistenza, dissotterando il loro corpi. Ma questo essendo ricordo,  narrazione, fa parte del vecchio. Vedremo, ascolteremo e forse giudicheremo. Sapendo che il giudizio è una definizione, per noi che non facciamo di mestiere i magistrati.

 

(Foto: il Torinese)

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