Dopo i “Grandi” del G7, la Puglia rilancia, con il nostro “grande” Michelangelo Pistoletto
Fino al 20 ottobre
Fasano (Brindisi)
Sempre lì, nella pugliese Fasano. A pochi giorni dalla conclusione del 50° vertice del G7 (tenutosi dal 13 al 15 giugno nel resort di Borgo Egnazia), la cittadina, che nel XIV secolo fu feudo dei Cavalieri di Malta, al confine fra il Salento e la Terra di Bari, continua ad ospitare, fino a domenica 20 ottobre, la significativa (per il messaggio politico e sociale di cui è portatrice) installazione luminosa “Love Difference” realizzata nel 2005 da Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) ed appositamente esposta, lungo la litoranea fra Torre Canne e Savelletri, in occasione del recente “Forum Intergovernativo” fra i “Grandi” della Terra. Promosso dalla “Fondazione San Domenico Onlus”, con il patrocinio di “Ministero della Cultura”, “Regione Puglia” e “Città di Fasano”, l’evento fa da apripista al progetto di recupero dell’ ex marmeria “IMARFA” (adibita in passato alla lavorazione di marmi e graniti), nell’ottica della sua trasformazione, dopo i lavori di restauro affidati a Mimmo Palladino, in “Centro per la cultura e l’Arte Contemporanea”. “Questo progetto di recupero persegue le intenzioni di Sergio Melpignano – dichiara la presidente della ‘Fondazione’, Marisa Malpignano – che anni fa, con lungimiranza, aveva visto lo straordinario potenziale di quest’area”. Il piano di riutilizzazione urbanistica della struttura, attualmente inaccessibile, prevede la riqualificazione dell’intera area e un importante intervento di risanamento degli edifici esistenti, che verranno riconvertiti in un centro con 1250 mq di spazi espositivi e una vasta area all’aperto, che sarà adibita anche a eventi dal vivo, come concerti e spettacoli teatrali.
Ad anticipare le grandi prospettive messe in gioco dalla “Fondazione San Domenico”, di concerto con altri Enti operativi sul territorio, si è ben pensato a “Love Difference”, una monumentale e variopinta installazione luminosa composta da 20 scritte al neon, in cui la frase “amare le differenze” è tradotta nelle lingue più diffuse al mondo. L’opera, concepita per la prima volta dal biellese Maestro dell’“Arte Povera” nel 2005, come parte di “Luci d’Artista” a Torino, nasce nell’ambito del più ampio e articolato progetto, datato 2002, “Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea”, nato per promuovere il rispetto e la comprensione reciproca tra le diverse culture attraverso l’universalità dell’arte. A più di vent’anni dalla sua ideazione, il messaggio di Pistoletto è oggi più attuale che mai. E più che mai attuali le sue parole di allora nel “Journal 7” della sua “Cittadellarte”:“Da una parte la differenza tra etnie, religioni e culture è, oggi, causa di terribili conflitti; dall’altra vi è una drammatica situazione prodotta dalla supremazia dei poteri che producono l’uniformità e il livellamento delle differenze […] Uniformità e differenza sono i due termini antagonisti che rappresentano la massima tensione conflittuale nell’attuale realtà planetaria. Una politica che porti ad ‘amare le differenze’ è vitale per lo sviluppo di nuove prospettive nell’intera compagine sociale”. Parole sacrosante. E quanto attuali in un mondo che rischia oggi la disgregazione!
Installata come una delle grandi insegne luminose che si incontrano di frequente ai margini delle strade, “Love Difference” (altra cosa, altri intenti, altri valori!) si affaccia per la prima volta su quel “Mare Nostrum” che è crocevia di culture ed elemento che congiunge terre e popoli diversi, in un momento storico che, nello stesso luogo, ha appena visto riunirsi i “Grandi” che governano il mondo. “Questa particolare cornice spaziale e temporale – sottolineano i responsabili – amplifica il messaggio di pace e comunione tra i popoli di cui l’opera è portavoce, ricordandoci che il dialogo, la tolleranza e l’accettazione dell’altro sono i principi fondamentali su cui fondare la nostra odierna società”.
Non solo. A rafforzare il senso dei contenuti di “Love Difference”, Michelangelo Pistoletto ha concepito anche una delle sue celebri “opere specchianti”, donata a ciascuno dei membri del G7. Ispirandosi alla celebre “Creazione di Adamo” della “Cappella Sistina”, “conTatto” (questo il titolo) riproduce una mano che riflettendosi ne crea un’altra virtuale, “a ricordarci la necessità di trovare un equilibrio tra il mondo naturale e quello artificiale”, restituendo all’arte, che Pistoletto definisce “demopratica”, anche il suo significato religioso, politico e scientifico. L’arte non come elemento che sovverte “ma che genera, armonizza e interconnette ogni forma di governo esistente”.
Per info: “Fondazione San Domenico Onlus”, Contrada Cerasina, Savelletri di Fasano (Brindisi); tel. 080/4827769 o www.fondazionesandomenico.it
Gianni Milani
Nelle foto di Cosimo Rubino: Michelangelo Pistoletto “Love Difference”, neon, Courtesy l’artista e “Galleria Continua”, 2005-2024
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