"Un Comune unico per il Chivassese"

chivasso

Con una popolazione di centomila abitanti e 423 chilometri quadrati. E’ la proposta dell’associazione Identità Comune

 

Un unico comune per il Chivassese con una popolazione di centomila abitanti e 423 chilometri quadrati. E’ la proposta dell’associazione Identità Comune di Chivasso, presieduta da Carlo Fontana. Non si tratta tanto di una novità assoluta quanto dell’attualizzazione di un progetto che da sempre il sodalizio porta avanti sin dalla nascita. Identità Comune da alcuni anni ha preconizzato l’istituzione di una nuova entità amministrativa, la “Comunità”, mutuata (in parte) dal modello del pensiero olivettiano e da una dimensione territoriale tale da superare le inefficienze della frammentazione amministrativa, sia territoriale, sia di funzioni.  Questa idee sono stata riassunte, frutto del lavoro di elaborazione durato un paio d’anni, nel libro “Democrazia a chilometri zero”, edito quest’anno per i tipi di Arianna e realizzato da Tomas Carini, fondatore di Identità Comune. La recente istituzione delle zone omogenee – tra cui il Chivassese – della Città Metropolitana di Torino ha fatto da volano per una ulteriore evoluzione, in sede locale, del modello. La proposta è quella di un sindaco, nove assessori a tempo pieno, 32 consiglieri e 3 revisori dei conti, che superino tutti gli attuali primi cittadini, giunte e consigli comunali esistenti. I dipendenti, invece, confluirebbero tutti, nello stesso ente comunale, mentre gli attuali comuni e le comunità locali non scomparirebbero ma rimarrebbero come presidi sul territorio in forma di circoscrizioni.  La proposta (https://www.youtube.com/watch?v=YxX4vYqG4Vo)

 

che, è destinata a fare discutere incassa già un primo commento positivo da parte di Frediano Dutto, capogruppo della lista civica “Nuova Realtà Lauriano e Piazzo: “Come rappresentante di minoranza del Comune di Lauriano, sostengo con forza le proposte di accorpamento dei Comuni ed in particolare la proposta dall’ associazione chivassese Identità Comune. Mi pare quella piu’ interessante e anche fattibile dal punto di vista politico ed amministrativo. E’ ora di dare un calcio agli inutili ed antiquati campanilismi che negli anni hanno non hanno prodotto alcunché. E’ necessario che questa proposta sia messa sul serio in agenda da tutti gli amministratori locali. Pena un inesorabile e totale declino in particolare dei piccoli Comuni, i cui sindaci si stanno trasformando in anacronistici personaggi in grado al massimo di aumentare le tasse locali, ma che nella maggior parte dei casi non provano ad immaginare un futuro amministrativo diverso da quello attuale, dove magari gli attuali Comuni sarebbero trasformati in Circoscrizioni, inserite in un contesto piu’ ampio, con meno stipendi da pagare a tanti piccoli Sindaci, ma con piu’ risorse da affidare a progetti sociali per i cittadini.”

Massimo Iaretti

 

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