Il testo, costruito con l’aiuto dell’Università degli Studi di Torino e di alcune associazioni, prevede tra gli interventi la costituzione di centri specializzati per dare supporto alle vittime – almeno uno per ogni provincia e per la Città metropolitana – ma anche presso i centri antiviolenza iscritti all’albo regionale e i centri della rete antidiscriminazione, la messa alla prova degli odiatori in accordo con le forze dell’ordine, il sostegno a progetti educativi già in età scolare. Misure per la cui attuazione saranno messi a disposizione 100 mila euro l’anno per il 2024 e il 2025.
“Dopo due anni di discussione in commissione e un lavoro importante fatto anche con la Giunta per arrivare ad un testo condiviso – ha detto Sarno – finalmente abbiamo dotato la nostra regione di una legge il cui obiettivo è tutelare tutte le vittime dei discorsi di odio diffusi on line, siano esse donne, disabili, omosessuali, migranti, ebrei od islamici. Un tema affrontato dal Parlamento europeo e da diversi organismi internazionali, ma non ancora dalla legislazione italiana, che ha portato persone a togliersi la vita”.
Recenti:
Per contrastare la disoccupazione matura L’Associazione Lavoro Over 40, ente del Terzo Settore impegnato dal 2003
Gli ITS Academy del Piemonte hanno calendarizzato gli Open days che permetteranno a studenti e famiglie interessate di scoprire le
È mancato Secondo Villata, giornalista, musicologo, per anni e anni critico musicale del quotidiano “Stampa sera”
FRECCIATE Finalmente il sottopasso del Lingotto ha riaperto. Ed è una buona notizia: a Torino, quando
Per lavori di manutenzione straordinaria tra le stazioni di Fossano e Mondovì da domenica 28 settembre a