“Il G7 a Borgo Egnazia rappresenta il fallimento del nuovo codice degli appalti, perché se serve una struttura commissariale per la gestione di 18 milioni di euro vuol dire che la sburocratizzazione tanto decantata dalla maggioranza non ha portato i risultati previsti. Impossibile non rilevare che alla prima occasione importante si agisce in deroga al nuovo codice degli appalti”. Lo ha detto Daniela Ruffino, capogruppo di Azione-Per-Renew Europe in Commissione Ambiente alla Camera, annunciando l’astensione del gruppo sul decreto G7-infrastrutture. “Altro tema che solleva dubbi – ha aggiunto – è quello legato al destino delle infrastrutture che saranno realizzate per il vertice, perché c’è il timore fondato che saranno usate per pochi giorni e poi lasciate in eredità a una regione che ha ben altre esigenze. Servivano proprio due eliporti? Non sarebbe stato meglio immaginare una flotta di bus elettrici da lasciare poi alla regione per il trasporto pubblico locale o per il trasporto scolastico? Resta il sospetto – ha concluso – che su questi temi non ci sia stata quella interlocuzione con gli enti locali che invece è sempre necessaria”.
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Molte domande su Musk, poche domande sui problemi della gente Caro Direttore, Ho seguito dal treno
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