L’isola de libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Emilia Hart “Weyward” -Fazi Editore- euro 20,00

E’ il bellissimo romanzo di esordio dell’anglo- australiana Emilia Hart, avvocatessa che oggi vive a Londra. Ed è stato subito un enorme successo di vendite e plausi della critica.

E’ una saga che si snoda nel tempo travalicando i secoli, attraverso tre protagoniste strettamente legate tra loro. Sono Altha nel 1619, Violet nel 1942 e Kate ai giorni nostri. Tutte Weyward, cognome di una dinastia matrilineare di donne segnate dalla loro stretta connessione con la natura, gli animali, lo spirito selvaggio e il fato.

Accomunate attraverso i secoli, una l’antenata dell’altra, chiamate dagli uomini Weyward -ovvero ostinate, caparbie e ribelli – perché non accettavano di piegarsi al loro volere e predominio. Le tre protagoniste che portano con orgoglio il loro nome, non sono solo tre donne, ma anche, simbolicamente, tre creature animali.

La prima antenata è la giovanissima Altha, “il corvo”, che dalla madre ha appreso il potere di guaritrice. Solo che nell’epoca buia in cui viveva poteva essere parecchio pericoloso. Tant’è che la giovane finisce nel buco nero delle prigioni ed imputata al centro di un processo per stregoneria.

Poi conosciamo Violet, “la damigella”, che a 16 anni vive a Orton Hall, figlia del nono visconte di Kendall; uomo spietato e duro, con parecchi scheletri nell’armadio. Della madre si intuisce subito che l’avvolge un mistero, nessuno sa che fine abbia fatto e comunque qualcosa di oscuro circa il suo destino aleggia nella magione e finirà per pesare su Violet. Quando subisce la violenza del cugino Frederick e resta incinta, il padre dimostra tutta la sua anima nera e la imprigiona nel fatiscente Weyward cottage che era appartenuto alla madre. E’ lì che Violet si ribella in un modo che non vi anticipo, ma sarà l’inizio di una catena di scoperte sul destino materno e sulla sua genealogia.

La terza eroina è Kate, “l’ape”, in fuga dal marito violento. Si rifugia nel Weyward cottage lasciatole in eredità dalla prozia Violet e lì scopre di essere incinta. Ma è proprio in quella casa in Cumbria (nel Nordovest dell’Inghilterra, quasi al confine con la Scozia) che Kate scoprirà i segreti legati alle sue antenate.

Intraprende una ricerca che le permette di ricostruire il loro passato e svelare cosa si cela dietro alle dicerie sulla zia Violet e le Wwyward in generale.

Una splendida storia di resilienza femminile trasmessa col sangue attraverso i secoli. Sappiamo che la stregoneria non esiste e proviene da superstizioni e ignoranza. Ma questa indimenticabile stirpe di donne, connesse in modo inscindibile alla natura, alle radici della terra, alle virtù delle erbe, all’alleanza con gli animali, un po’ streghe forse lo sono nel senso di custodi di un meraviglioso segreto.

 

Jenny Jackson “Pineapple Street” -Rizzoli- euro 18,00

Jenny Jackson è vicepresidente e direttore editoriale di una casa editrice newyorkese; una che di libri se ne intende. Questo romanzo è il primo in cui si cimenta come scrittrice e ci porta dritti nell’universo di una ricchissima famiglia della Big Apple: gli Stockton, grandi immobiliaristi blasonati da generazioni di denaro ed operazioni di successo.

Sono super ricchi che hanno scelto di vivere nel quartiere chic di Brooklyn Heights dove i nomi delle strade fanno riferimento alla frutta e convergono in Pineapple, Orange o Cranberry Street, configurando la toponomastica della narrazione.

Il romanzo ruota intorno a tre donne diversissime tra loro: le sorelle Stockton -Georgiana e Darley-, e Sasha che è la moglie del loro fratello Cord. Quest’ultima vive sulla sua pelle le difficoltà per essere accettata dal clan Stockton, che è parecchio snob e sospettoso nei confronti di chi non è reputato al loro livello.

Seguiamo le vicissitudini dei figli Stockton cresciuti nel lusso e nei privilegi, vacanze e hobby costosi, vestiti griffati e tutto quello che il denaro può comprare.

La primogenita Darley è sposata con il coreano-americano Malcom,

che non rientra nei canoni familiari, nonostante il prestigioso lavoro nella finanza. Per poterlo sposare Darley ha dovuto rinunciare alla sua parte di eredità e le cose si complicheranno quando Malcom verrà licenziato.

Georgiana è considerata ancora la piccola di casa nonostante i suoi 26 anni: timida, insicura e fragile, viziatissima e immatura che soffre per l’atteggiamento anaffettivo della madre Tilda, con la quale comunica solo giocando a tennis. Le cose precipitano quando poi si innamora dell’uomo sbagliato.

Sasha invece proviene da una famiglia semplice, ha sposato Cord ma viene trattata come un’intrusa. Lei e il marito abitano nella casa di famiglia a Pineapple Street, ma non può fare alcun cambiamento; per le cognate e la suocera lei non può vantare alcun diritto sulla proprietà. E patisce parecchio questo senso continuo di esclusione.

Ecco le tre prospettive femminili del romanzo, mentre il quartier generale di famiglia, la casa di Pineapple Street, è il terreno di incontro, confronto e scontro sul quale si muovono tutti i personaggi.

 

Emily St. John Mandel “Mare della tranquillità” -La nave di Teseo- euro 20,00

Potrebbe essere definito tra il filosofico e il fantascientifico questo libro della giovane scrittrice newyorkese che ha la capacità di tratteggiare un possibile mondo futuristico.

La storia attraversa molti secoli. Nel 1912 c’è il 18enne Edwin nato in una famiglia dell’alta nobiltà inglese della qual sente il peso. In rotta con la famiglia va in Canada dove lo attende un’esperienza indecifrabile che gli apre il varco su un’altra dimensione. Un portale annunciato dal suono di un violino, che poi si richiude, ma intanto l’ha sconvolto e ha impresso una nuova direzione alla sua vita.

Poi il salto di un secolo, agli albori della pandemia e due donne amiche, di cui una, Mirella, sta cercando di scoprire cosa sia successo all’altra che era morta, e quando era bambina, pare avesse avuto la stessa esperienza di Edwin.

Un altro balzo temporale, nel 2203, in cui una nota scrittrice, nata in una delle prime colonie lunari, luogo di lusso, sta facendo un tour promozionale nel momento in cui sta scoppiando un’altra pandemia.

Ancora un volo pindarico e ci troviamo nel 2400, in cui il giovane Gaspery-Jacques Robert è un detective dell’Istituto del tempo di Città Notturna (nome con cui è stata chiamata la Colonia Due), e vuole scoprire il fenomeno vissuto dagli altri personaggi.

Alla fine non resta che scoprire il mistero spazio-temporale. Una lettura che scaglia i germi di pensieri sul senso della vita e delle nostre esistenze che sembrano tendere a qualcosa…..

 

Carmen Mola “La bestia” -Salani Editore- euro 19,00

Carmen è lo pseudonimo adottato dai tre scrittori e sceneggiatori che hanno scritto a 6 mani questo thriller- fenomeno ambientato a Madrid; oltre un milione di copie vendute e 600 mila euro vinti con il Premio Pianeta.

Sono il 54enne Antonio Santos, il 61enne Jorge Díaz Cortéz e il 48enne Augustín Martínez. Sceneggiatori di serie tv di successo che un bel giorno hanno deciso di cimentarsi applicando lo stesso metodo di lavoro a un romanzo. Il nome di donna è stato scelto per focalizzare l’attenzione dei lettori sulla trama e non sul pool di autori.

La storia è di quelle che colpiscono subito duro. Il thriller storico è ambientato nella Madrid del 1834, decimata dal colera. Non lontano dal mattatoio in Calle de la Ribera de Curtidores è ambientata la prima scena, decisamente macabra: un cane gioca con la testa mozzata di una ragazzina, Bertha, una delle prime vittime della “Bestia”.

Diceria popolare o altro? A cercare di svelare il mistero dietro questa serie di efferati delitti da serial killer sono il giornalista Diego e il suo compare di bevute, il poliziotto Donoso.

A movimentare l’intreccio c’è poi la 14enne poverissima e orfana, Lucía, vergine dai capelli rossi che per sopravvivere si ritrova a lavorare in un bordello. La tenutaria è una certa Leona che nella fanciulla vede non solo la possibilità di guadagnare parecchio vendendo la sua verginità al miglior offerente, ma rivede anche se stessa e la sua lotta per la vita.

Tutto si complica quando a sparire è la sorellina di Lucia, la piccola Clara. Al centro di una serie di eventi compaiono monaci guerriglieri, uomini di chiesa, faccendieri di varia natura, politici e persino la Carboneria.

 

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