Festività di L’associazione Asproflor Comuni Fioriti, in occasione della festività di Ognissanti, fa il punto sulla produzione dei crisantemi nel nostro paese: il meteo sfavorevole e i cambiamenti climatici hanno determinato un leggero calo nella produzione del fiore simbolo di questa ricorrenza. In questo 2023 il meteo e i cambiamenti climatici hanno inciso pesantemente sulla produzione dei fiori tipici della Festa di Ognissanti : l’alluvione in Emilia Romagna, le trombe d’aria in Lombardia e i forti temporali sparsi nelle aree produttive del crisantemo hanno determinato un leggero calo della disponibilità . Fortunatamente però la qualità del fiore non ne ha risentito e, come sempre, è rimasta molto alta. I crisantemi sono una produzione tipicamente italiana – l’importazione riguarda solamente alcune varietà di fiore reciso e vasi di piccolo diametro – , che mette a dura prova la professionalità e il lavoro dei floricoltori, in quanto è un a delle coltivazioni più lunghe e impegnative del comparto. Per le festività di Ognissanti 2 italiani su 3 scelgono ancora i crisantemi da vaso o recisi, cambiano però i gusti per quel che riguarda le varietà più vendute: i crisantemi a fiore piccolo e mu lticoloro koreani hanno preso il posto di quelli decorativi con fiore grande bianchi e gialli. Quest’anno la produzione nazionale di crisantemi in vaso è stata di circa 9 milioni di vasi nella diverse misure e di circa 10 milioni di steli recisi multifiori e 7 milioni di steli delle varietà decorative uniflora con un calo di produzione del 10% . Questi fiori, simbolo di bellezza e regalità, sono disponibili in questi giorni nei centri giardinaggio, nei punti vendita e nelle fiere autunnali. Nonostante l’importante aumento dei costi di produzione i prezzi non hanno subito grandi oscillazioni o rincari per i consumatori e si possono trovare da 1,30 – 2,00 €/cad. per gli steli multifiori, ai 3,50 – 6,50 €/cad per gli steli uniflora, i vasi da 12 cm da 4/5,00 €/ca d a 15/20,00 € cad per i diam. 20/23 cm. “ Il crisantemo è una delle produzioni storiche e tradiz ionali per il mercato italiano ed è ancora il fiore più venduto e utilizzato dal consumatore per ricordare e onorare i propri cari defunti – osserva Sergio Ferraro, Presidente di Asproflor Comuni Fioriti – Stiamo vivendo giornate frenetiche e intense, anche se il meteo favorevole sta agevolando le consegne e la posa dei fiori per il caro ricordo. La coltiv azione del crisantemo è lunga e impegnati va e quest’anno la limitazione nell’utilizzo di prodotti fitosanitari, determinata dalle nuove norme, ha messo a dura prova i coltivatori, anche a causa degli importanti attacchi di afidi, piralidi e tortricidici sulle coltivazioni, che hanno richiesto interventi biologici ”. La produzione di crisantemi è fondamentale p er il comparto florovivaistico, in quanto rappresenta il 25% del fatturato annuo delle aziende che lo coltivano ; il mercato del crisantemo genera un volume d’aff a r i di circa 250 milioni di euro e le principali regioni produttrici sono Sicilia, Puglia, Campania e Lazio, per il fiore reciso, e Liguria, Toscana, Piemonte, Veneto e Lombardia per i vasi. “ La sfida che attende i floricoltori sarà quella di affrontare non soltanto i capricci del tempo, che nonostante le moderne tecniche agronomiche di coltivazione (utilizzo di micorrize e idroritentori) spesso determina la qualità della produzione e la fioritura, ma anche i continui aumenti dei costi di produzione e le incognite del mercato ”, conc lude Ferraro. D al 10 al 12 novembre si terrà a Bellegra (Roma) il Meeting nazionale 2023 di Asproflor Comuni Fioriti con conferenze tecniche , visite e premiazioni: l ’incontro sarà un’occasione per un proficuo scambio di idee ed esperienze tra Enti pubblici ed esperti del settore florovivaistico.
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