Polliotto: studiare all’università, ecco i bonus disponibili

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Economicamente parlando, l’Università può essere un vero salasso. Basti pensare alle tasse, sempre più elevate a seconda del livello dell’istituto e, proporzionalmente, delle chance di ottenere un lavoro una volta ottenuto il famoso “pezzo di carta”. Per non parlare, poi, del costo degli affitti da sostenere qualora si debba raggiungere un’altra regione per proseguire gli studi.

Una mano giunge però dal governo, a volte, il che consente di approfittare di bonus di vario genere per riuscire almeno ad alleggerire il carico delle spese. Di seguito proponiamo un riassunto di tutto ciò che è possibile richiedere, così da essere certi di non lasciare nulla di intentato per il coronamento di quel sogno nel cassetto.

Un decreto del 2021, con decorrenza dall’anno scolastico 2021-22, ha di fatto consentito il totale esonero dal pagamento del contributo per l’iscrizione all’Università. I soggetti cui tale aiuto si rivolge sono gli studenti appartenenti a nuclei famigliari con ISEE non superiore a 22mila euro.

È inoltre previsto un secondo gruppo di beneficiari, con ISEE superiore a 22mila ma inferiore a 30mila euro. Per loro l’esonero è parziale. Per i nati nel 2005, che compiono o hanno compiuto 18 anni nel corso del 2023, è prevista l’applicazione di una modifica del Bonus Cultura, destinato ai neo maggiorenni. Questo si divide in due bonus cumulabili. Il primo da 500 euro è noto come Carta della Cultura, destinato ai giovani appartenenti a famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro. Il secondo, invece, è la Carta del Merito, rivolto agli studenti diplomatisi con il massimo dei voti.

Sono svariate le forme d’aiuto disponibili, come il fondo per il credito ai giovani. Spesso si fa riferimento a ciò come al Fondo studio, che viene indirizzato dal governo agli studenti meritevoli, che mancano dei necessari mezzi finanziari per poter sostenere le spese per la propria educazione superiore.

È offerto loro un prestito garantito dallo Stato, che consente di ricevere fino a un massimo di 25mila euro di aiuti economici, in rate annuali non inferiori a 3mila euro e non superiori a 5mila euro.

C’è poi il Bonus Trasporti. Un voucher da 60 euro mensili, valido anche per i lavoratori, riconosciuto a soggetti con reddito uguale o inferiore a 20mila euro. Una sorta di rimborso dei costi di abbonamenti per i mezzi pubblici.

Tutto ciò rientra nelle forme d’aiuto più immediate, delle quali è facile venire a conoscenza. Esiste inoltre una detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede, ad esempio, con un limite fissato a 2.633 euro. Altra detrazione è invece pari al 19% delle spese scolastiche sostenute nel corso dell’ultimo anno, con importo massimo pari a 800 euro.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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