Musei Reali di Torino in prima fascia: un riconoscimento importante

Il Presidente Alberto Cirio: «Importante segnale di attenzione del Governo verso il Piemonte»

L’Assessore Vittoria Poggio: «Abbiamo rafforzato il posizionamento di Torino nel segno dell’autonomia»

 

«L’inserimento dei musei reali di Torino tra quelli di prima fascia è un risultato importante per cui ringrazio il governo e in particolare il ministro Sangiuliano. Il confronto su questo tema era iniziato in occasione della visita del ministro Sangiuliano a Torino per l’apertura del salone del libro, quando il responsabile del dicastero della cultura aveva avuto la possibilità di visitare con i suoi occhi i nostri musei e apprezzarne il valore. Il fatto che in poche settimane quell’impegno sia diventato un atto concreto dimostra l’attenzione che questo governo ha per il Piemonte e per Torino che con questo riconoscimento si conferma meta culturale e turistica e di primo livello e potrà continuare a crescere con l’obiettivo di portare sempre più persone a visitare le bellezze architettoniche, culturali e paesaggistiche del nostro territorio».

 

Così il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio dopo l’ingresso in prima fascia dei musei reali di Torino che saranno in compagni di altri Big come la Galleria Borghese; la Galleria degli Uffizi; la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; le Gallerie dell’Accademia di Venezia; il Museo di Capodimonte; la Pinacoteca di Brera; la Reggia di Caserta. Musei appunto di «rilevante interesse nazionale» dotati di un regime di gestione autonomo dal punto di vista contabile e organizzativo.

 

«Un riconoscimento – ha aggiunto l’assessore alla cultura turismo commercio Vittoria Poggioche rafforza ulteriormente il posizionamento del capoluogo piemontese nella classifica delle città di rilevante interesse culturale e turistico, un fatto tra l’altro dimostrato dal crescente interesse dei turisti verso Torino e il Piemonte che sono ormai una meta turistica inserita nei più importanti circuiti escursionisti europei ed extra europei. Questa certificazione equivale ad un diploma di laurea per uno dei luoghi meglio conservati e più visitati d’Italia che segna anche un momento importante nel segno dell’autonomia gestionale».

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