Approvato dal Consiglio regionale il Piano di gestione dei rifiuti del Piemonte: si è concluso così un lungo lavoro avviato nel marzo del 2021 sulle indicazioni della Giunta e sulle osservazioni che sono state presentate.
Nell’esprimere la sua soddisfazione per il voto favorevole, il presidente della Regione sottolinea che il Piano ha una prospettiva di medio-lungo termine, fino al 2035, con il raggiungimento di traguardi intermedi previsti per il 2025 e il 2030 e che prende in considerazione gli obiettivi nazionali ed europei da raggiungere soprattutto in tema di prevenzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riduzione del ricorso alla discarica.
L’assessore regionale all’Ambiente evidenzia che si mette in salvaguardia la gestione interna dei rifiuti urbani e che si tratta di un Piano fondamentale perpotenziare tutte le filiere dell’economia circolare nell’ottica dell’efficienza, dell’autonomia e della sostenibilità ambientale. Questi obiettivi e queste sfide porteranno il Piemonte ad essere una delle Regioni più virtuose d’Italia e d’Europa mediante il recupero della quasi totalità dei materiali provenienti dai rifiuti prodotti. I rifiuti differenziati sono e saranno infatti le nuove miniere di materiali, con grande risparmio economico per i cittadini ma anche un grande beneficio ambientale, azzerando praticamente l’uso delle discariche.
Le azioni previste
Nel Piano sono inserite la contrazione graduale della produzione totale di rifiuti, l’estensione della modalità della tariffa puntuale (il sistema di calcolo dei rifiuti prodotti dal singolo cittadino o comunque da una singola utenza domestica e non domestica, che consente di determinare una tariffa proporzionale all’utilizzo del servizio di raccolta), il progressivo miglioramento della raccolta estendendo quella domiciliare (il cosiddetto “porta a porta”), la promozione del compostaggio domestico per portare a 110 kg/anno pro capite la raccolta della frazione organica. Per il fabbisogno residuo di trattamento della frazione indifferenziata non ulteriormente riciclabile si prevede il ricorso al recupero energetico.
Per quanto riguarda la raccolta differenziatal’obiettivo è il raggiungimento del 70% al 2025, del 75% al 2030 e dell’82% al 2035. Per la produzione pro capite annua di rifiuti indifferenziati (attualmente 159 chilogrammi) si punta a 126 chilogrammi nel 2025, 100 nel 2030 e meno di 90 nel 2035.
Sempre nel 2035 si vuole che la produzione totale (differenziato e indifferenziato) pro capite sia di 448 chilogrammi e la percentuale di conferimento in discarica scenda al di sotto del 5%.
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