Tutti sapevano che i grandi favoriti erano loro, anche alla luce di quanto combinato il mese scorso nel Vitesse vinto in volata a Cagnes sur Mer. E tutti hanno provato a rendere la vita più difficile possibile al cavallo di Antonio Somma e della Bivans, ben sapendo che l’1 al via era numero scomodo. Zacon Gio ha fatto corsa di testa non appena ha trovato spazio e Alessandro Gocciadoro lo ha tenuto davanti sino alla retta finale tallonato da Capital Mail con Gabriele Gelormini. Ma non appena Vivid Wys ha trovato strada libera per liberare la sua potenza anche se in terza ruota, è partita una progressione inarrestabile. A 50 metri dal palo era già in testa e Abrivard ha avuto anche il tempo di un inchino prima di festeggiare. Secondo Capital Mail e terzo Zacon Gio che ha bruciato i primi due driver torinesi in corsa, Santino Mollo con Blackflash Bar quarto e Andrea Guzzinati quinto con Bepi Bi. Un vincitore bellissimo per un’edizione degnissima, decisamente la più incerta e combattuta degli ultimi anni.
Ma Matthieu Abrivard, che ormai fa tutt’uno con Vivid, non ha mai tremato: «Ho dovuto aspettare per uscire e lasciare la corda, ma con un cavallo come questo sapevo che potevo uscire in qualsiasi momento. Una corsa che è uscita come il Vitesse, ho dovuto faticare ma lui quando vede cavalli da superare dà sempre il massimo. Solo i grandi campioni possono fare una prestazione del genere». Una convinzione generale, come conferma anche Silvano Ferraris, direttore generale dell’Ippodromo di Vinovo: «La classe di questo cavallo l’ha dimostrato in giro per tutta Europa e l’ha fatto anche qui. La nostra retta non mente mai». Vivid Wyse As è tornato a vincere dove tutto era cominciato, perché ad inizio carriera ad allenarlo era Marco Smorgon. E il primo ad inchinarsi è Gabriele Gelormini, per una volta tornato a casa visto che da 17 anni vive e vince in Francia: sabato scorso per lui la vittoria numero 1000 in carriera, oggi quella 1001 con Brothers in Arms nella terza corsa. «Il 2023 è cominciato benissimo, prossima tappa le 2000».
Una giornata da ricordare però anche per la cornice, perché ancora una volta il pubblico ha risposto con grande entusiasmo al richiamo del trotto e del suo contorno, perché l’Ippodromo di Vinovo ha regalato ancora tanto intrattenimento. I pony dell’Old Ranch Ferrero di Chivasso con il “battesimo della sella” e la presenza di Golia, il pony più piccolo del Piemonte con i suoi 67 cm di altezza. E ancora la “Caccia all’Uovo di Pasqua” accompagnata da altri giochi (compresa la piscina di paglia) allestiti da CircoWow, il maniscalco che ha creato veri ferri di cavallo dal vivo, le eleganti carrozze di Adamo Martin e ‘Servizi in Carrozza’.
Ma è solo l’inizio, perché domenica 16 aprile si replicherà con il doppio appuntamento con il Gran Premio Città di Torino per maschi e femmine, due corse da 66mila euro che vedranno al via rispettivamente 13 e 14 partenti.