Ormai è uno stillicidio. Non passa settimana in città in cui non si verifichi un caso di discriminazione ai danni di persone con disabilità che come qualunque altro cittadino intendano semplicemente partecipare a manifestazioni, eventi, spettacoli pubblici e di poter godere di qualche ora di svago.
Questa situazione viene evidenziata dalla Cpd, Consulta persone in difficoltà di Torino. Dopo i ciechi maltrattati al musical “Notre Dame de Paris” e al concerto di Biagio Antonacci e dopo le persone in carrozzina umiliate al recente concerto di Gianni Morandi, arriva la lettera pubblicata in queste ore da Francesco Serratore, 43 anni, affetto da SLA da più di 20 anni in cui esprime la sua dolorosa denuncia.
Il 6 aprile scorso voleva acquistare un biglietto per andare allo Juventus Stadium, ma gli è stato risposto dalla biglietteria che “non è abbastanza disabile”, in quanto ha solo l’80% e non il 100%. Inoltre, dopo aver insistito dicendo che era disposto a pagare il prezzo pieno, senza nessuno sconto purché vedendosi assegnato ad un posto idoneo gli è stato nuovamente risposto picche e che con l’80% non poteva andare allo stadio.
A fronte di questo ennesimo caso, la CPD si era già fatta promotrice a dicembre 2022 di un incontro con l’assessore Mimmo Carretta e Giovanni Laiolo, presidente dell’Unione Ciechi di Torino insieme agli amministratori di Parco Olimpico srl per discutere i fatti incresciosi verificatesi ai danni di diversi cittadini ciechi e ipovedenti negli ultimi spettacoli ospitati al Pala Alpitour a cui tutt’oggi non è stato dato seguito.
“È questa la dura realtà – commenta Giovanni Ferrero, direttore della CPD – a Torino sono vietati gli spettacoli alle persone con disabilità. Ultimamente dobbiamo prendere atto che anche a livello di divertimento la città sta diventando in modo allarmante sempre più inaccessibile e lontana a dispetto dei tanti proclami dall’essere un luogo realmente “per tutti”. Nonostante proprio in questi giorni la CPD insieme a Fondazione CRT abbia pubblicato e reso disponibile gratuitamente il “Vademecum Eventi per Tutti”, uno strumento essenziale e innovativo messo a disposizione di istituzioni e organizzatori per arrivare alla realizzazione di eventi realmente accessibili, siamo ancora in attesa di risposte da parte della Città di Torino rispetto ai recenti episodi in cui i diritti delle persone con disabilità sono stati calpestati e di cui stiamo purtroppo perdendo il conto. Episodi – va ribadito ulteriormente – che non riguardano piccole realtà locali, ma strutture portate ad esempio anche al di fuori delle nostre mura come il Pala Alpitour e lo Juventus Stadium. Per questo anche noi come CPD ci uniamo alla protesta di Francesco, l’ultimo in ordine di tempo a cui è stato negato il diritto fondamentale di poter vivere il proprio tempo libero. Anzi, dicendo meglio, semplicemente di poter vivere”.
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