“L’Ultima città dell’impero”

 

Domani 19 ottobre alle ore 18,30 verrà presentato sui social dal profilo facebook della giornalista Germana Zuffanti il romanzo di nuova uscita  dello storico Gastone Breccia, “L’Ultima città dell’impero” edito da Newton Compton Editori.

Partecipa alla presentazione del libro lo psicoanalista Maurizio Montanari. Modera gli interventi Germana Zuffanti.

Gastone Breccia, autore di tanti saggi storici, tra cui ricordiamo”Missione fallita: La sconfitta dell’Occidente in Afghanistan”, è esperto di storia bizantina, di storia militare e di combattimenti .

L’ultima città dell’impero tuttavia non è un romanzo storico. La città ha l’aspetto esteriore della Costantinopoli bizantina: i luoghi veri o fittizi della storia sono identificati con precisione sulla mappa, e la scansione cronologica dell’assedio rispetta quella dell’aprile-maggio 1453. Ma Chrysopolis è anche la Vienna della finis Austriae, perché l’anno di Cristo è il 1918, alla Hofoper l’orchestra suona Mozart e Beethoven, e i protagonisti – Andreas Hoffmann per primo – sono molto più simili a europei del XX secolo che a sudditi imperiali della metà del XV.

La Chrysopolis del romanzo è città-simbolo dell’Occidente cristiano: un mondo vecchio, appesantito da tradizioni obsolete e dall’onnipresente burocrazia, con un sistema di governo assurdamente complesso; capace di riscoprire in extremis valori senza tempo, ma non di respingere con le armi l’assalto dei nemici. Un mondo che muore, mandando bagliori estremi di splendore, mentre il narratore-testimone si trova a vivere sull’incerta linea di confine tra avventura individuale e tragedia collettiva, tra la pienezza delle passioni e il vuoto della fine imminente.

Un impero millenario costretto a difendersi dietro le mura della capitale assediata, la gloriosa Chrysopolis, «Regina delle città e madre di popoli». Il diario dell’assedio scritto da un anonimo funzionario civile, improvvisamente coinvolto in una impensabile storia d’amore – e in molto altro. Le passioni individuali, le battaglie, le speranze tradite, l’orgoglio di una grande civiltà, l’ombra della disfatta che incombe: fino all’ultima alba, quando il vecchio imperatore Costantino XI si fa uccidere tra i suoi soldati, i nemici dilagano in città, i diversi destini si compiono.

Il titolo del libro è l’occasione per discutere nella presentazione della fine di un periodo storico, quale quello che stiamo vivendo. Il mondo che muore, tra le pagine del romanzo, è il ritratto forse involontario e inconscio di ciò che sta accadendo fuori, dove l’utilizzo del potere di un solo uomo ha messo in ginocchio l’intero sistema. Di questo tema parlerà lo psicoanalista Montanari che parlerà del potere e del suo utilizzo spesso distorto o paranoico, affondando l’analisi in una guerra per così dire “folle”.

La diretta è immediatamente visibile anche in condivisione dal profilo facebook di Germana Zuffanti o successivamente visibile sul suo canale youtube.

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