Nella serata del 6 settembre, i militari del Nucleo Operativo della compagnia Carabinieri di Venaria, al termine di un lungo interrogatorio presso la Procura di Ivrea hanno eseguito un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di un operaio di 30 anni, italiano, incensurato, per l’omicidio di Ara Fatmir rinvenuto cadavere il 3 settembre scorso.
L’indagato, lunedì, prima è stato sentito dai carabinieri per oltre 12 ore, poi è stato condotto e interrogato presso gli uffici della Procura eporediese dal P.M. dott.ssa Elena Parato per oltre 17 ore durante la notte e il giorno successivo fino al tardo pomeriggio. Il sospettato ha modificato la propria versione più volte, anche a fronte delle puntuali contestazioni degli inquirenti, fino a confessare l’omicidio, fornendo precise indicazioni per il recupero del telefono della vittima, gettato a molta distanza dal luogo dell’omicidio, dei guanti utilizzati per commettere il delitto e dell’arma impiegata, regolarmente detenuta. I carabinieri nel corso delle indagini hanno raccolto tutti i transiti dei veicoli registrati dai varchi dei comuni limitrofi al luogo dell’omicidio, hanno acquisito centinaia di ore di filmati ripresi dalle telecamere pubbliche e private, escusso decine di persone. Proseguono le indagini per chiarire ulteriori aspetti della vicenda.
Si attende, nei prossimi giorni, l’udienza di convalida del fermo