Gli industriali torinesi: sull’elettrico ci voleva più cautela. Rischi per Torino

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Il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiaj, alla tavola rotonda organizzata da Coesa ha sottolineato che il tema della transizione ecologica ha per Torino implicazioni particolarmente complesse. “Non abbiamo mai detto di essere contro l’elettrico, ma solo che forse occorreva qualche anno di più, perché ci sono 70mila posti di lavoro a rischio e queste persone se pensano che non lavoreranno più non compreranno, e il Paese non crescerà”, ha aggiunto. “Per questo siamo amareggiati per il voto al Parlamento Ue, che mette al bando i motori termici dal 2035: è un colpo durissimo”.  “E’ vero – ha sottolineato Marsiaj – che le difficoltà creano opportunità, ma basta stereotipi: la situazione oggi è difficilissima. Ora ci preoccupiamo di reshoring, ma gli americani l’hanno fatto dieci anni fa. Siamo realistici, stiamo con in piedi per terra: noi imprenditori dobbiamo continuare a investire, anche se fare l’imprenditore in Italia è sempre stato un grande problema. Il tema della transizione ecologica è per Torino davvero complicato”.

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