Ritorna, dopo due anni di pandemia, il corteo del Primo Maggio. I dati sul lavoro presentati dai segretari generali della Cgil Torino, Enrica Valfrè, della Cisl Torino, Domenico Lo Bianco e della Uil Piemonte, Gianni Cortese questa mattina a Palazzo Civico, nel corso di una conferenza stampa, non sono confortanti. I lavoratori non ce la fanno ad arrivare a fine mese, il tasso di disoccupazione a Torino è del 9,3% sulla popolazione, il Pnrr rischia di non bastare più. L’impegno del sindacato mira a ottenere salari più alti e qualità del lavoro e, per quanto riguarda la “vertenza Torino, va tradotta in impegni e accordi concreti con l’Amministrazione comunale” ha sottolineato Valfrè.
Quest’anno il tema della manifestazione a Torino, come nel resto d’Italia, sarà ‘Al lavoro per la pace’. Il corteo, come di consueto, partirà alle 9 da piazza Vittorio e raggiungerà piazza San Carlo. Qui sul palco, insieme a tre delegati del settore edile, della sanità e degli appalti, prenderanno la parola il sindaco Stefano Lo Russo, un rappresentante della Gi.O.C.(Gioventu Operaia Cristiana), l’Arcivescovo Cesare Nosiglia, che sta per lasciare il suo incarico, e Valfrè a nome delle tre Organizzazioni sindacali.
All’incontro con la stampa è intervenuta anche Gianna Pentenero, assessora al Lavoro del Comune di Torino. “Finalmente c’erano segnali di ripresa dopo due anni difficili, ma la guerra ci ha riportato in una pagina buia. Dobbiamo fare uno sforzo affinchè Torino e tutta l’area metropolitana possano offrire ai cittadini servizi e opportunità – ha dichiarato l’assessora -. Le Amministrazioni devono essere un punto di riferimento a cui poter guardare per trovare elementi di certezza, penso alla rete dei servizi per il lavoro su cui siamo impegnati per ricreare una rete efficace in collaborazione con l’agenzia Piemonte Lavoro”. E ha aggiunto “Il nostro territorio deve diventare attrattivo per le imprese, possiede tutte e potenzialità per esserlo. Oggi, in questo nuovo contesto, possiamo anche pensare al ritorno di alcune aziende, che potrebbe essere favorito delle difficili condizioni in cui vivono alcuni Paesi dell’Europa”.
Nel suo intervento Pentenero ha posto l’accento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro “E’ un tema al centro dei nostri programmi. Torino ha tante ferite aperte. La nostra città ha il dovere di diventare il luogo dove la formazione e la ricerca su queste tematiche diventino centrale, siano il cuore pulsate del nostro impegno”.
E sulle possibili azioni di disturbo durante la manifestazione, la segretaria della Cgil torinese ha precisato “Per noi tutte le posizioni sono benvenute purché non ci siano violenze ne’ scontri. Bisogna trovare un terreno comune per ripartire“. Anche per l’assessora comunale “La festa dei lavoratori deve essere una giornata di confronto e non di polemica, un simbolo alto, importante per la nostra città, da cui far partire un messaggio forte per la ricerca di un lavoro che costruisca la pace all’interno della nostra Europa”.
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