Sanità Piemonte, Grimaldi (LUV): “Basta contratti a consumo immediato“

“Gli operatori sanitari non sono mascherine monouso: subito stabilizzazione dei 5500 precari”.

“Più di duemila gettonisti, interinali, lavoratori pagati a cottimo o sottopagati nelle cooperative. Più di tremila con contratti a tempo determinato. Non parliamo solo di medici: ci sono migliaia di infermieri, amministrativi, oss. Cosa accadrebbe senza di loro? Se oggi le liste d’attesa sono di oltre 10 mesi per una colonscopia, una gastroscopia o una mammografia, mentre le visite ai linfonodi sono rimandate al prossimo anno, immaginatevi senza questi 5500 uomini e donne come saremmo messi. La verità è che ne servirebbe il doppio” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi.

“Raccogliamo l’appello di CGIL CISL e UIL” – prosegue Grimaldi: – “incontriamo i sindacati, troviamo le risorse subito in bilancio e chiudiamo questa storia. Basta contratti a consumo immediato! Gli infermieri, i medici così come tutto il personale del mondo della sanità non sono mascherine monouso, angeli a chiamata buoni solo per la retorica pandemica. La verità drammatica è che in Piemonte la Sanità non è per tutti e senza queste figure non potremmo nemmeno curare tutte le emergenze e aprire i Pronto Soccorso”.

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