Con incredibile tempismo, proprio il giorno della cerimonia ufficiale d’inaugurazione dei Giochi olimpici di Pechino, è uscito il libro ‘ABC delleOlimpiadi di Pechino’, che illustra, in chiave comica, il prossimo evento sportivo mondiale.
Autore è Gianluigi De Marchi, non nuovo a libri umoristici (ha pubblicato con successo ABC delle Olimpiadi di Tokyo, Il peggio di Nonnoscemo, Nake news, C’era una volta, per citare i più recenti, già segnalati su queste colonne.)
Il libro è organizzato in tre capitoli a tema.
Il primo descrive, con lo stile demenziale tipico di De Marchi, i paesi iscritti alle Olimpiadi, dall’Algeria (ebbene sì, anche gli algerini hanno campioni dello sci e del ghiaccio; può far ridere, come se gli eschimesi fossero iscritti a gare di corsa con i dromedari nel deserto, ma è così…), fino all’Uzbekistan.
Per ogni Paese sono indicati i tratti caratteristici: ad esempio, per la Svizzera è detto che “E’ la patria dei famosi “gnomi di Zurigo”, i finanzieri più bassi del mondo dagli strani cognomi che, in realtà, fanno ben altri mestieri. Ricordiamo Angolo (un geometra), Boccolo (un parrucchiere), Cutolo (un mafioso), Embolo (paralizzato da un ictus), Gondolo (barcaiolo di origini veneziane), i gemelli Grappolo e Luppolo (esperti di vini e birre), Mestolo (cuoco), Nuvolo (meteorologo), Ovulo (ginecologo)”, e così via in una galleria di altri nani.
Ogni Paese, inoltre, ha un santo protettore, ricordato per chiedergli la grazia di vincere tante medaglie. Ad esempio per la Spagna si ricorda che “Gli spagnoli adorano bere il vino, quindi hanno eletto come santo protettore San Gria, enologo sivigliano del 1100”; i greci hanno scelto come santo protettore San Torini, un eremita del IV secolo che vive su un’isola in mezzo al Mediterraneo; i tedeschi sono forzuti, tanto che il loro santo protettore è San Sone, culturista bavarese del 1400, e così via.
Il secondo capitolo comprende la descrizione degli sporti olimpici in “versione demarchiana”. Veniamo così a conoscenza delle gare di Skeletron (sport divertente per necrofili e becchini), Slalom nano (prova di abilità in cui eccellono Enrico Montenano, Al Nano, Iva Nanicchi e tanti altri), il Saldo dal trampolino, i cui concorrenti, in genere negozianti d’abbigliamento, debbono salire in cima ad un altissimo trampolino carichi di oggetti invenduti nel corso della stagione, lanciandosi nel vuoto gridando “Sconto del 30%! Ribassi del 50%! Fine stagione a prezzi stracciati!” per vendere gli stock.
La parte finale è una carrellata sugli atleti italiani con il loro profilo biografico, naturalmente strampalato. Non si forniscono indicazioni per non rovinare la sorpresa di leggerli… Diamo solo una chicca: nel profilo di Kristof Innerhofer, il grande discesista altoatesino, si legge che “E’ molto vanitoso (d’altronde ne ha ben donde perché è bellissimo…) e quando è in vacanza passa le ore a rimirarsi allo speck…”
Insomma, il libro è una carrellata di battute continue a ruota libera; ogni pagina è un susseguirsi di calembours, giochi di parole, squarci di cultura demenziale…
Ad esempio, parlando dell’Arabia Saudita, si mette in evidenza che in Arabia vivono persone mostruosamente ricche, i nababbi, che sposano le namamme ed hanno bei nafigli.
Vivono anche le mammalucche, un po’ tonte, che hanno i figlilucchi.
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