Rosatelli conferma l’impegno della Città e di Re.a.dy contro i crimini di odio

Lo scorso anno la RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha lanciato un’azione di sensibilizzazione a livello nazionale a sostegno della proposta di legge ‘Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità’, anche conosciuta come DDL Zan.

Questa azione ha previsto che gli Enti partner presentassero un ordine del giorno a sostegno del DDL Zan ai rispettivi Consigli, a cui hanno aderito 56 Enti.

In seguito alla bocciatura in Senato del disegno di legge che avrebbe garantito tutele per tutti/e i/le cittadini/e contro i crimini d’odio basati sull’omolesbobitransfobia, il sessismo e l’abilismo e che avrebbe portato il nostro Paese ad allinearsi con gli standard europei, la READY, alla vigilia del T-DOR (Transgender Day of Remembrance) – la Giornata internazionale in ricordo delle persone transessuali e transgender vittime di violenza –  rinnova il suo impegno nella lotta alle discriminazioni cercando di colmare, negli ambiti di competenza dei partner, una lacuna lasciata dagli organi centrali.

I partner della RE.A.DY, ad oggi superano il numero di 250, hanno sottoscritto, al momento dell’adesione a questa rete, una Carta d’Intenti che ci impegna ad adoperarci per la piena cittadinanza delle persone LGBT+ e a contrastare ogni forma di discriminazione”, commenta Jacopo Rosatelli. “Come neo assessore ai Diritti della Città di Torino, sede della segreteria nazionale della READY, il mio impegno sarà di coinvolgere gli Enti partner in una nuova iniziativa congiunta che porti alle Istituzioni nazionali un messaggio chiaro sull’urgenza e la necessità di una legge contro tutti i crimini d’odio”.

“Il nostro Parlamento – continua l’assessore – non ha ritenuto importante legiferare su questi aspetti, ma gli amministratori locali sono chiamati ogni giorno a far fronte a episodi di violenza e discriminazione. Da ultimo, l’episodio di violenza riportato dagli organi di stampa che a Torino ha colpito Tommaso Testa, che ho incontrato ieri. Per questo abbiamo il dovere di adottare tutte le misure in nostro potere, nell’attesa che il Parlamento si porti al passo con l’Europa e con la realtà del Paese”.

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