Circolo del Design meets Seeyousound
Quattro appuntamenti crossmediali con performance dal vivo presso il Circolo del Design, realizzati insieme a Seeyousound, con le sonorizzazioni live di Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO e con la collaborazione del musicteller Federico Sacchi
Cinema, musica e design si incontrano per Welcome to the post-analog condition* / Circolo del Design meets Seeyousound, un ciclo di quattro appuntamenti dal vivo che si svolgono a partire dal 2 luglio 2020, grazie al lavoro congiunto tra Circolo del Design, punto di riferimento per la cultura del progetto a Torino, e Seeyousound, il festival internazionale di cinema a tematica musicale. Con questa iniziativa, la prima live da febbraio, le due realtà culturali, in collaborazione con i performer sonori Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO e il musicteller Federico Sacchi, intendono dare nuova linfa alla cultura torinese, duramente colpita dai mesi di lockdown.
Quattro temi per quattro episodi autoconclusivi che alternano reading, cortometraggi, musictelling e sonorizzazioni live e che partono proprio dall’analisi e dalle riflessioni prodotte nel corso dei mesi di pandemia: da un lato, quindi, prendono vita i testi che compongono Welcome to the post-analog condition*, l’archivio multimediale attraverso cui il Circolo del Design di Torino ha coinvolto protagonisti del mondo dell’architettura, del design e del progetto italiani, offrendo spunti per rispondere ai grandi interrogativi che riguardano il futuro della nostra società rispetto alle conseguenze della pandemia. Dall’altro, invece, rivivono in una nuova chiave i cortometraggi di Seeyousound e le sonorizzazioni finaliste del contest Frequencies che, in questa occasione, vengono ricontestualizzati e ricombinati – alcuni in anteprima – dopo la cancellazione del festival lo scorso febbraio. A completare la performance dal vivo anche le sonorizzazione live create ad hoc per l’occasione da Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO, che ripercorrono il cinema d’Avanguardia degli anni Venti e Trenta con scene tratte dai capolavori sperimentali di Luis Buñuel, Man Ray, Marcel Duchamp e altri, alternando musica elettronica a immagini. A unire testi e video e a comporre la narrazione della serata interviene, poi, il musictelling di Federico Sacchi, autore e regista de “Le Esperienze d’ascolto”, veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro e video, che negli anni ha collaborato con Teatro Stabile Torino, MonfortinJazz Festival, Lovers Film Festival, Seeyousound, Salone del Libro, Circolo dei Lettori.
Obiettivo della kermesse diventa portare in presenza le considerazioni condotte durante il lockdown attraverso un filo comune, fornendo nuovi stimoli alla sperimentazione culturale torinese. Ogni serata prende il nome da una delle quattro sezioni di Welcome to the post-analog condition* e ne richiama le tematiche sociali, culturali, progettuali attraverso una riflessione condivisa e linguaggi appartenenti a contesti diversi: Ex Crisis racconta come l’ingegno possa trasformare la crisi in risorsa e come un momento che innesca un ribaltamento possa portare con sé considerazioni inaspettate; Idealia riguarda il percorso condiviso che attraversano la cultura del fare e il pensiero creativo per esplorare ciò che non è ancora stato sperimentato e che può contribuire a migliorare il mondo a qualsiasi scala; C Generation porta il focus sulle trasformazioni, le opportunità e le nuove forme di socialità, indagando il modo in cui le comunità di oggi possono guardare a quelle di domani, il cui futuro è segnato dalle decisioni del presente; Land of Homes si concentra, invece, sulle case e sulle città, la cui forma rimane la stessa, nonostante sia cambiato radicalmente il modo in cui le viviamo, e su come siano necessari nuovi modi di stare insieme, nuove costruzioni e nuovi spazi.
«Nei mesi di lockdown abbiamo avuto modo di riflettere sul periodo storico che stavamo vivendo. Così è nato l’archivio Welcome to the post-analog condition*, un luogo di ricerca e di confronto aperto ai professionisti del mondo del progetto, come designer, architetti, critici, curatori – spiega Sara Fortunati, Direttore del Circolo del Design di Torino –. È proprio da questa esperienza che siamo ripartiti per far fruire nuovamente momenti di cultura dal vivo, offrendo il nostro contributo alla ripartenza della cultura torinese attraverso un dialogo tra diverse discipline. Con Seeyousound, con cui abbiamo da subito condiviso il desiderio di ripartire, abbiamo lavorato su nuovi modelli e nuovi linguaggi, fondendo mondo della musica, del progetto, del cinema e creando un filo conduttore per unire le riflessioni prodotte da ciascuno di noi durante il lockdown. Al progetto hanno poi portato il loro valore anche Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-To, e Federico Sacchi. Ne è nato così questo ciclo di quattro appuntamenti che consideriamo, al contempo, un laboratorio culturale sperimentale per la Città e la piena concretizzazione del nostro desiderio di ripartire con entusiasmo per ridare voce al mondo del progetto e della cultura».
«I momenti più difficili possono anche trasformarsi in grandi opportunità: così è stato questa volta, grazie alla mano che da subito, a poche ore dalla sospensione improvvisa di Seeyousound 2020, il Circolo del Design ci ha teso – racconta Carlo Griseri, Direttore di Seeyousound –. Lunghe settimane di riflessioni e programmi che inevitabilmente mutano seguendo il corso degli eventi, fino ad ora. Saranno quattro serate in cui i contenuti di Seeyousound acquisiranno un nuovo valore: i cortometraggi proposti sono tutti inediti dal programma interrotto del nostro festival, scelti dal curatore di sezione Matteo Pennacchia per aderire ai temi della rassegna e salutare con orgoglio l’inizio di questa nuova collaborazione».
GIOVEDì 2 LUGLIO 2020
La prima serata, Ex-Crisis. Oltre il punto di rottura, va in scena giovedì 2 luglio 2020 con una prima replica alle 19 e una seconda alle 21 e si apre con il racconto di quattro contributi presenti nell’archivio Welcome to the post-analog condition*: Progetto n° 0: Il Fuoco a cura del designer Francesco Faccin, Ettore Sottsass, Metafore, 1972-1979 a cura dello studio Sovrappensiero, Galina Balashova, interni del modulo orbitale Soyuz 19, 1973 a cura di Studio Gisto, I progetti di Ilmari Tapiovaara negli anni ‘40 in Finlandia a cura dello studio Dossofiorito. Seguono poi la proiezione del corto Krzyzoki, che affronta i temi della natura e del tempo sottratto agli usi della contemporaneità, e la sonorizzazione live Avanguardie composta da Riccardo Mazza su scene tratte da capolavori cinematografici sperimentali degli anni Venti e Trenta, scelte e rielaborate da Laura Pol in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino.
GIOVEDì 9 LUGLIO 2020
Il 9 luglio è poi la volta di Idealia. Progettare l’immateriale con il reading di Mario Bellini, Kar-a-sutra, Cassina, 1972 a cura di Maddalena Casadei e di Vito Acconci, Face of the Earth, 1985 a cura di PIM studio dell’archivio Welcome to the post-analog condition*, accompagnato dal secondo capitolo di Avanguardie e dal cortometraggio Mon Juke-Box, che pone il focus sul ruolo del designer contemporaneo, partendo dall’iconico ed evocativo juke-box, uno dei pochi oggetti di design nel mondo musicale.
GIOVEDì 16 LUGLIO 2020
La terza serata è dedicata a C Generation. Le comunità del futuro che si apre con la lettura di L’educazione prima di tutto! a cura di Piovenefabi e di Ettore Sottsass Jr. e Franco Raggi, Scarpe Vincolanti, 1975 a cura di Odo Fioravanti dell’archivio Welcome to the post-analog condition*, seguito dal corto Listen to me sing, che esplora la nuova dimensione che si troveranno ad affrontare i bambini delle future generazioni, sfidando se stessi e senza sperare troppo nell’aiuto dei più anziani. A completare la serata anche le performance dei finalisti del contest Frequencies, la call lanciata da Seeyousound per compositori under 35 dedicata alla sonorizzazione contemporanea di film muti.
GIOVEDì 23 LUGLIO 2020
A chiudere il ciclo di eventi è l’appuntamento con Land of Homes. Nuovi significati per gli spazi che vede le reading di Il conversation pit a cura di False Mirror Office e di Jaime Lerner, città di Curitiba, Brasile a cura di Orizzontale dell’archivio Welcome to the post-analog condition* e la proiezione del corto Quarantine, basato sulla sovversione della concezione canonica dello spazio domestico e il conflitto tra interno ed estero. La serata è poi accompagnata dall’ultimo capitolo di Avanguardie.
Al fine di garantire una fruizione dello spettacolo in sicurezza, sono stati organizzati due turni differenti per ogni serata, così da poter consentire al maggior numero possibile di persone di poter partecipare, il primo con inizio alle ore 19 e il secondo con inizio alle ore 21.
(foto Vincenzo Solano)
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