Sabato 23 novembre al Cinema Massimo l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ha assegnato il Premio Adriana Prolo a Lorenzo Ventavoli, uomo di cinema a tutto campo : esercente, distributore, produttore, sceneggiatore, attore, critico, storico del cinema e organizzatore culturale.
E’ stato in particolare il fondatore del Cinema Romano e dell’ Eliseo, le cui sale furono le prime ad essere riconosciute come sale d’essai a livello nazionale; inoltre è stato Presidente del Museo Nazionale del Cinema, l’artefice della riapertura del Cinema Massimo nel 1989, nonché Presidente dell’Associazione Cinema Giovani, che ha fondato e gestito per molti anni il Torino Film Festival. Il premio è stato consegnato dal laudatore Sandro Casazza, ex Presidente del Museo del Cinema. “Uomo generoso, eclettico, un po’ sabaudo, un po’ dandy, un po’ stile bella époque. Mi ha sempre stupito di lui la sua naturalezza, ad esempio quando lo vidi strappare personalmente i biglietti al botteghino di uno dei suoi cinema […] Tra i suoi luoghi preferiti il Cerea, dove ha praticato e pratica tuttora il canottaggio e il Rocciamelone, ma io, genovese e amante del mare, non condividevo la sua passione per la montagna. Ha rappresentato una delle più importanti figure di riferimento per il Cinema di Torino e non solo “. Nel corso della premiazione è stata presentata la rivista Mondo Niovo, a cura di Caterina Taricano, Vittorio Sclaverani e Matteo Pollone, che ha dedicato l’ultimo numero al premiato. Una particolare e sentita dedica l’ha mandata attraverso un video Nanni Moretti. Riproduciamo di seguito le sue affermazioni. “ Se tutti in Italia avessero la memoria di Lorenzo Ventavoli, non sarebbe questo un Paese tramortito da un’amnesia collettivache impedisce di ricordare la nostra storia e le nostre radici. Se tutti gli sportivi fossero tenaci e costanti come Lorenzo Ventavoli, alle Olimpiadi vinceremmo più medaglie d’oro della Cina e degli Stati Uniti. Se tutti i cittadini fossero come il cittadino Lorenzo Ventavoli, il nostro sarebbe un Paese migliore e le persone avrebbero coscienza dei loro doveri ma anche dei loro diritti.
Se tutti gli esercenti cinematografici fossero come Lorenzo Ventavoli, beh, il cinema sarebbe un luogo non contro il pubblico ma per il pubblico e non ci sarebbero crisi del cinema e crisi delle sale. Se tutti avessero la cultura di Lorenzo Ventavoli, non ci sarebbe in Italia il trionfo compiaciuto dell’ignoranza. Lunga vita e tanti premi a Lorenzo Ventavoli ! “ Tra il pubblico Steve Della Casa, autore con Ventavoli della pubblicazione “ Una passeggiata di 100 anni di Cinema “, Mimmo Calopresti , regista di “ Preferisco il rumore del mare “ in cui recita lo stesso Ventavoli, Fiorenzo Alfieri, Paolo Manera . Lorenzo Ventavoli ha poi preso la parola, dicendosi imbarazzato per questa sorta di celebrazione a lui dedicata, “che francamente penso eccessiva, ma allo stesso tempo mi occorre ringraziare doverosamente così tanti amici e conoscenti ”. Alla premiazione è seguita la proiezione del film “ Troppo tardi l’ho conosciuta” (1939), unico film di Emanuele Caracciolo, ucciso alle Fosse Ardeatine. La pellicola, che si riteneva perduta , è stata ritrovata casualmente nel 2003 a Cuneo dallo stesso Ventavoli.
Mauro Reverberi
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