Con “Mito open access“ si può compiere un viaggio nella storia ultratrentennale di Mito Settembre Musica
È nato “Mito open access”, la piattaforma contenente l’archiviodigitale dei materiali inerenti Mito Settembre Musica, prodotti apartire dal lontano 1978. Il nome della piattaforma opensource che ospita l’archivio è Byterfly e rappresenta un sistema di catalogazione basato su metadati, realizzato in collaborazione con la Biblioteca e l’Ufficio IT dell’IRCrEs-CNR di Torino. La suddivisione in sezioni agevola la ricerca dei contenuti, comprendenti programmi di sala, libretti, raccolte fotografiche e molto altro materiale prodotto dal Festival, da quella lontana edizione del 1978, quando nasceva a Torino Settembre Musica, come sviluppo e potenziamento delle iniziative musicali già vive sul territorio cittadino durante l’estate, come i “Punti Verdi“, ideati dall’assessore alla Cultura della giunta Novelli, Giorgio Balmas.
“Gli aspetti che devono essere sottolineati nella creazione di questo archivio – spiega il professor Andrea Malvano – sono la sua grande valenza tecnica ed il grado elevato di verifica effettuato attraverso la piattaforma online. All’interno dell’archivio ricopre un ruolo rilevante la critica musicale che accompagnava la presentazione di ogni concerto, critica oggi diventata disciplina sempre più rara. Si èottenuta anche la digitalizzazione di tutte le rassegne stampa, che possono essere ricercate sulla base della lettera“.
Così si potrà riscoprire un patrimonio critico straordinario relativo a concerti risalenti ai primi anni di Settembre Musica, quelli diretti da Claudio Abbado come quelli che videro la partecipazione di musicisti straordinari quali il violinista Uto Ughi ed il pianista Maurizio Pollini, oppure riscoprire le note scritte da Giorgio Balmas ad un articolo redatto dal musicologo Massimo Mila sulle Olimpiadi Vivaldiane.
“Il compositore Roman Vlad – spiega Enzo Restagno, direttore ( fino al 2015) per oltre trent’anni di Settembre Musica, divenuto nel 2007 Mito, aggiungendo come sede dei concerti anche Milano – ha condiviso con me la direzione artistica del Festival per molti anni.Claudio Merlo sovrintendeva a sua volta all’organizzazione. La preparazione del programma del festival avveniva attraverso limature, sviluppi ed aggiunte successive, possibili attraverso una lettura del programma di ogni singolo concerto, che facevamoinsieme io e Roman Vlad. Nel 1988, per esempio, dedicammoun’edizione del festival ai nuovi compositori cinesi, tra cui Chen, ospite quest’anno all’Auditorium Rai nel concerto conclusivo torinese di Mito; anche la scelta della partecipazione dei Pigmei fu innovativa. Vennero a suonare al Conservatorio torinese e lasciarono alcuni loro strumenti in dono a Settembre Musica.
Un festival simile dimostra come la musica potesse interessare un pubblico composto anche da molti giovani. Oggi la creazione di una piattaforma online dell’archivio del festival dimostra l’attualità del pensiero di Massimo Mila, che riteneva che l’interesse maggiore dovesse essere per la musica in sé, piuttosto che per la singola performance musicale”.
Mara Martellotta
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