Paolo Ferrero, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino ha dichiarato:
“Oggi Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione di Protesta contro la chiusura del Centro Sociale Askatasuna di Torino.
Come abbiamo già detto nei giorni scorsi consideriamo lo sgombero voluto dal governo e condiviso dal sindaco di Torino un atto demente che trasforma un problema politico in un problema di ordine pubblico. Non a caso oggi i media di regime già prevedono una manifestazione con scontri di piazza e cioè si apprestano a raccogliere esattamente i frutti mefitici che il governo vuole generare con la sua azione demente.
Il motivo di questo accanimento è assai semplice: a Torino in questi mesi vi è stata una fortissima mobilitazione contro il genocidio del popolo palestinese. A queste mobilitazioni ha partecipato uno schieramento sociale molto ampio. Il governo ha cercato una prima volta di bloccare lo sviluppo del movimento e di trasformarlo in un problema di ordine pubblico con l’arresto dell’Imam Mohamed Shahin.
Grazie alla mobilitazione popolare che ha visto in prima file varie autorità religiose, questo tentativo non è riuscito e la Magistratura ha impedito – per ora – la deportazione di Mohamed evidenziando che il governo si era mosso con puro spirito repressivo e non certo nel rispetto delle regole.
Dopo questa vittoria politica e nonviolenta del movimento contro la guerra torinese e italiano il governo ha allora deciso di sgomberare Askatasuna e di bastonare la prima manifestazione spontanea di protesta. Il governo in altri termini, non riuscendo ad averla vinta in termini politici sul movimento, è alla ricerca dello scontro, ben sapendo che questa è la strada migliore per ridurre la partecipazione e isolare le mobilitazioni di piazza.
Per questo oggi saremo in piazza a protestare, a mani nude e non violenti come sempre, perché pensiamo che il tentativo del governo vada respinto e che Torino merita di meglio di questa riedizione del periodo scelbiano.
Infine, il sindaco, se si è pentito della connivenza con il governo Meloni nello sgombero di Askatasuna, faccia un atto politico chiaro: venga alla manifestazione ed esprima in questo modo la scelta del dialogo”.
cs
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