Dal 12 aprile al 4 maggio “Exodos, popoli in cammino”, la mostra fotografica nata da un’idea dell’Associazione degli ex allievi del Master di Giornalismo Giorgio Bocca e promossa dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, sarà visitabile a Savigliano (Cn) nel palazzo Muratori-Cravetta in via Jerusalem n.4. L’evento è frutto di grazie una collaborazione tra l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Oasi Giovani – Progetto Oceano, e l’Assessorato alla cultura del Comune di Savigliano con l’obiettivo di dare volto, voce e immagine alle donne e agli uomini in viaggio. Nel 2024 la mostra dall’evocativo titolo ( Exodos-Exit, dal greco uscita) è stata rilevata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte che ha deciso di riproporla aggiornandone i contenuti. Ne sono coinvolti tredici fotoreporter piemontesi ( Marco Alpozzi, Max Ferrero, Stefano Stranges, Mauro Donato, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Mirko Isaia, Simona Carnino, Mauro Ujetto, Andreja Restek, Renata Busettini, Paolo Siccardi ) che nel loro percorso professionale hanno descritto il fenomeno delle migrazioni in diversi contesti mondiali. Un racconto che parte dai paesi di origine dei migranti, in contesti spesso sconosciuti al grande pubblico, per arrivare a quanto accade nei nostri confini, da Trieste alla Val Susa fino a Ventimiglia.
Immagini per testimoniare e per indurre alla riflessione su un fenomeno talvolta analizzato e discusso dimenticando che dietro ai freddi numeri delle persone in viaggio ci sono le storie e i volti di persone in carne, cuore e ossa. Del resto, come sosteneva il grande Henri Cartier-Bresson, “la fotografia può fissare l’eternità in un attimo” e un buon fotografo deve cercare “ di mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”. Exodos, come nella tradizione del migliore giornalismo, non ha l’obiettivo di indicare soluzione politiche, ma vuole fornire a chi la visiterà qualche strumento in più per formarsi un’opinione libera e documentata su un fenomeno complesso che non può conoscere semplificazioni. La mostra è già stata esposta in quaranta città italiane e nel 2017 al Parlamento Europeo a Bruxelles, ottenendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana, il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). L’allestimento conclude il ciclo sulla memoria de “La guerra fuori, la guerra dentro” del progetto Oceano. Sarà visitabile il sabato, dalle 15 alle 18, e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
M.Tr.