La questione sociale è il problema dei problemi

Chi paga i ritardi della pubblica amministrazione?
Se il 47% dei torinesi non riesce a risparmiare il buon politico se ne deve preoccupare.
Ogni errore della politica e delle aziende , a partire da Stellantis sino a Debenedetti, si scarica sui settori più deboli dai lavoratori a tempo parziale, a chi non trova lavoro, a chi ha pensioni basse, sul commercio etc.etc, mentre negli anni del boom economico trainato dal settore auto ,dalla edilizia c’era più lavoro, il commercio andava bene.
Oggi l’impoverimento dovuto alla Bassa Crescita economica , che denuncio da oltre 10 anni, lo pagano sia i ceti più deboli ma anche il cetomedio, commercianti in primis. Paghiamo il ritardo a fare i lavori pubblici dalla TAV alla Metro a piazza Baldissera….etc. Ritardi che si tramutano in forti aumento dei costi e ritardo dei benefici sulla popolazione e sulla economia , senza che nessuno chieda scusa . Ma hanno una coscienza? Quando vanno a dormire pensano che grazie ai loro ritardo c’è gente che sta male e che fatica a mettere insieme il,pranzo e la cena ? I ritardi nelle realizzazioni generano sfiducia, i giovani vanno a cercare lavoro all’estero e noi perdiamo le energie migliori (come dissi dal palco di piazza Castello). L’altro giorno I giornalisti non hanno riportato la confessione di SALVINI, 6 anni fa rischiavamo il blocco della TAV. Capito ? La salvammo in quarantamila in piazza Castello.  Cirio disse che noi eravamo riusciti a fare ciò che la politica non era stata capace di fare. I ritardi fanno aumentare i costi delle opere e così non ci sono i soldi per portare la linea 2 della Metro a S.Mauro-Settimo e a Orbassano. Di questo non ha colpe Salvini ma le Amministrazioni torinesi. La linea 1 potevamo averla nei primi anni 80 se il Comune non avesse detto NO. Per la Linea 2:ci son voluti 15 anni per avere il progetto e ora i costi sono raddoppiati.
Se il 47% dei torinesi che non riesce a risparmiare andasse in massa a votare persone competenti le cose cambierebbero.
Ecco perché la Questione SOCIALE è il problema dei problemi.  Chi sta bene, chi ha un bel posto di lavoro si impegni di più e si metta una mano sulla coscienza pensando a chi paga le conseguenze per tutti gli errori e i ritardi nelle realizzazioni.  Che ne dite?
Mino Giachino
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