Settima edizione del Progetto Uscite di Sicurezza. Idee e proposte partendo dai giovani
Costruire e diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, partendo dai giovani. Aumentare la consapevolezza dei diritti individuali e sociali, sia di sicurezza, sia di benessere, nelle scuole, nelle attività sportive e nell’ingresso nel mondo del lavoro.
Il progetto “Uscite di sicurezza”, nato dopo la tragedia della Thyssenkrupp e giunto alla sua settima edizione, si rinnova ogni anno, ma parte sempre da un dato di realtà, quello delle cosiddetti ‘morti bianche’.
Secondo i dati Inail nel 2024 sono state 1090 le vittime sul lavoro in Italia. Di queste 805 in occasione di lavoro e 285 in itinere. Quasi tre vittime al giorno, un numero inaccettabile.
Altro dato allarmante se si considera che negli ultimi anni si era registrato un calo continuo, dalle 1709 vittime del 2021 alle 1235 del 2022 fino alle 1041 del 2023.
Nel 2024 si è registrata una preoccupante inversione di tendenza e il numero delle vittime è tornato a crescere. Il settore delle costruzioni è quello maggiormente a rischio, seguito da trasporto e magazzinaggio. Per quanto riguarda i lavoratori, i più coinvolti nel dramma sono gli stranieri e gli ultrasessantacinquenni.
In Piemonte le vittime sono state in calo dall’anno scorso, rispetto ai 75 del 2024 sono state 67, di cui 51 in occasione di lavoro e 16 in itinere. Il trend della nostra regione è in calo continuo, le vittime totali sono in diminuzione rispetto alle 97 nel 2022 e alle 119 del 2021.
Drammatico, invece, l’inizio del 2025, con un’incidenza di 2,8 morti per milione di abitanti, superiore alla media nazionale che si attesta a 2, da gennaio il Piemonte è entrato in zona rossa in tema di sicurezza e infortuni mortali sul lavoro. Le province maglia nera – ha scritto ieri l’ANSA – sono quelle di Asti, Cuneo e Torino.
Ogni edizione del progetto “Uscite di sicurezza” si concentra su un tema specific. Nel 2023 la cybersicurezza, nel 2024 la tutela delle categorie fragili (persone con disabilità, immigrati, giovani e le donne nei casi di mancata tutela delle differenze di genere), nel 2025 le trasformazioni della città grazie ai grandi cantieri resi possibili dal PNRR, e le nuove forme di mobilità.
I grandi cantieri evocano il tema della sicurezza, sia perché nell’edilizia si concentrano tranquillamente gli infortuni sul lavoro, sia perché comportano per i cittadini cambiamenti di abitudini spesso percepiti come disagi. Entrambe queste accezioni permettono di sensibilizzare rispetto alla legalità, alla protezione attiva dei lavoratori più a rischio, ai progetti di rigenerazione urbana. Il più grande cantiere che interessa la città di Torino è sicuramente quello della metropolitana, motore principale del cambiamento della mobilità urbana. Anche in questo caso il tema della sicurezza è centrale, poiché le vittime della strada sono la prima causa di mortalità in Italia e il maggior numero di incidenti avviene in ambito cittadino.
Nella tavola rotonda che ha introdotto l’edizione 2025, ospitata a Torino Urban Lab, in piazza Palazzo di Città, denunce e recriminazioni non hanno trovato spazio. I relatori sono stati chiamati a presentare buone pratiche e modelli di riferimento, a proporre idee innovative e tecnologicamente avanzate, ad approfondire strumenti di legge e categorie di pensiero in tema di sicurezza.
“Promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro tra i giovani – spiega la Vicesindaca della Città di Torino con delega al Lavoro, Michela Favaro – rappresenta un tema di grande attualità. La drammatica realtà degli incidenti sul lavoro, che ha coinvolto anche giovanissimi lavoratori, rende necessario avviare interventi urgenti nelle scuole e nella comunità per diffondere una cultura della prevenzione e sperimentare buone pratiche. Con questa iniziativa l’Amministrazione comunale vuole ribadire il proprio impegno affinché la sicurezza diventi un valore condiviso e una consapevolezza civica da promuovere e diffondere”.
Sicurezza stradale, innovazione e intelligenza artificiale. LOKI ( Laboratory of Key Innovation) start up innovativa incubata presso I 3P ,Incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, ed ESA BIC, ha presentato soluzioni tecnologiche avanzate per supportare tecnici e amministrazioni nella gestione della sicurezza stradale.
“ Ci siamo concentrati – spiega Francesco Papa, ceo & co founder- su due sfide chiave, il monitoraggio delle infrastrutture stradali e l’accessibilità pedonale per soggetti fragili. ‘Asfalto sicuro’, sistema basato su AI, attraverso un sistema plug and play di telecamere e sensori, consente di individuare e geolocalizzare buche, crepe e difetti stradali, riducendo i tempi di ispezione e ottimizzando le risorse. AIPECRA permette di mappare attraversamenti pedonali e barriere architettoniche”.
“Oggi la sicurezza sul lavoro non è più solo questione di regole e normative – ha spiegato Andrea Maffei, partner e membro del CDA di Tharsos, società di consulenza e formazione in materia di organizzazione aziendale, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ambiente, energia, sostenibilità, marketing- ma deve diventare un vero e proprio valore aziendale, se vogliamo ridimensionare i dati impressionanti delle morti sul lavoro in Italia. Solo nel 2024 1090 persone non sono tornate a casa dal lavoro. La consapevolezza è la parola d’ordine. E per raggiungere consapevolezza occorre investire sulla cultura dei comportamenti e delle persone, percorso che sviluppiamo in tante realtà sul territorio italiano. Ma non basta. La sicurezza è anche benessere. Un team che lavora in un ambiente sereno, senza stress e con gli strumenti giusti è più motivato e produttivo. Per questo puntiamo su tecnologie intelligenti, ma anche su una cultura aziendale che metta al centro le persone”.
“Negli ultimi anni il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è diventato sempre più centrale anche nel mondo dello sport – afferma Gianluigi De Martino, direttore organizzativo di Gassino FC, prima e unica società dilettantistica in Italia certificata UNI ISO 20121 – per le società sportive è fondamentale svolgere eventi, tornei e partite, ma anche momenti collaterali all’attività sportiva come iniziative di carattere culturale e di coinvolgimento mantenendo alti standard di sicurezza e permettendo a collaboratori e lavoratori di essere tutelati. Ecco, quindi, che è necessario sviluppare modelli di gestione organizzativa e operativa che siano molto simili a quelli di vere e proprie aziende, pur mantenendo il carattere non imprenditoriale individuato negli scopi statutari di una associazione sportiva dilettantistica come quella di Gassino”.
Dalla mancata sicurezza alla scuola Darwin di Rivoli alle Olimpiadi invernali Milano Cortina, da organizzatore, alle Paralimpiadi da atleta, Andrea Macrì: “ Cos’è per me la sicurezza ? È il limite che può dividere la vita dalla morte, lo dico per esperienza personale. La sicurezza è parte integrante di quello che facciamo ogni giorno, nello sport, nelle scuole, nel lavoro, nei trasporti. È fondamentale nella vita quotidiana. Purtroppo ci sono ancora troppe carenze, si dà per scontato che quello che ci circonda sia sicuro per noi e non sempre è così. Riaccendiamo idee sul tema della sicurezza nella nostre vite tutti i giorni”.
Mara Martellotta
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