Il 30 gennaio 2025, in occasione della Giornata mondiale per le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTDs), la Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino, torna ad illuminarsi dei colori viola e arancione, a simboleggiare la lotta alle malattie tropicali neglette.
Oltre alla Mole, per celebrare questa giornata, molti altri monumenti in tutto il mondo saranno illuminati di viola e arancione per sostenere la campagna di cui sopra, con la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si pone l’obiettivo di eliminare almeno una NTD in cento nazioni entro il 2030, per testimoniare l’impegno della comunità scientifica nel porre fine a queste malattie che causano gravi sofferenze, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Percorsi INTREcciati – Onlus (PINTRE) insieme all’Associazione Italiana per la Lotta alla Malattia di Chagas (AILMAC), in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale (SIMET), l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria a Negrar e il Centro di Servizio per il Volontariato Torino Vol.To ETS, è patrocinata da diversi enti, tra cui il Comune di Torino.
Il motto per il 2025, “Coinvolgiamo le comunità. Le Malattie trascurate in prima persona”, sottolinea l’importanza di mettere le persone e le comunità al centro delle azioni. Rafforzare le capacità delle comunità e lasciare competenze durature è fondamentale per garantire interventi sostenibili. Un elemento chiave è dare voce a chi vive queste realtà, coinvolgendoli nella costruzione di soluzioni che rispettino i diversi modi di vita e favoriscano un approccio inclusivo e duraturo.
L’obiettivo è richiamare l’attenzione sull’impatto delle NTDs in un contesto non endemico come quello italiano e promuovere politiche sanitarie inclusive, in linea con i Sustainable Development Goals dell’OMS per il 2030.
Che cosa sono le Malattie Tropicali Neglette
Le malattie tropicali neglette (NTDs), o “dimenticate”, sono un insieme di patologie strettamente legate alla povertà. Alcune hanno nomi complessi (es. schistosomiasi, chikungunya), e sono poco conosciute al di fuori di una ristretta cerchia scientifica. Tuttavia, essi colpiscono una vasta fetta della popolazione mondiale, causando elevata mortalità, morbilità e stigma sociale (come nel caso della lebbra), alimentando così un circolo vizioso di povertà e malattia.
Nonostante le difficoltà legate a finanziamenti e riconoscimenti, gli sforzi internazionali hanno contribuito a ridurre la diffusione di alcune NTDs, portandoli vicino all’eliminazione in diversi paesi. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare i contagi, poiché i cambiamenti climatici, i viaggi e le migrazioni possono far emergere nuovi focolai in aree finora indenni. Un esempio è la Dengue, che negli ultimi anni ha causato epidemie locali, seppur limitate, anche in Italia (casi registrati nell’autunno 2024). Per chi opera nella sanità pubblica, ignorare queste malattie non è più giustificabile.
Queste malattie (come la lebbra, la dengue, la filariosi o la malattia di Chagas) sono definite neglette perché poco considerate dalle politiche sanitarie globali. La ricerca è scarsamente finanziata poiché le NTDs colpiscono comunità emarginate, prive di rilevanza economica per l’industria farmaceutica. A causa di ciò, queste patologie spesso generano esclusione sociale e limitano l’accesso all’istruzione e al lavoro, perpetuando il ciclo della povertà.
Per ulteriori approfondimenti
https://worldntdday.org/
https://www.who.int/campaigns/world-ntd-day/2025
https://www.paho.org/es/campanas/dia-mundial-enfermedades-tropicales-desatendidas-2025
https://unitingtocombatntds.org/
https://www.who.int/news/item/04-12-2023-global-partners-pledge-usd777-million-to-combat-neglected-tropical-diseases
https://www.iss.it/-/gravidanza-fisiologica