Veleggia, la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, veleggia e ha il vento in poppa. Ha rischiato il tutto per tutto incontrando Trump e Musk e ha vinto. Piaccia o non piaccia è stata determinante per la liberazione della nostra connazionale Cecilia Sala imprigionata in Iran, paese in cui non conoscono lo stato di diritto con le classi dirigenti ferme a : Dio lo vuole ed ovviamente è il loro Dio, sicuramente non il nostro Dio. Anche un piccolo complimento a Renzi e Calenda che si sono complimentati con la Premier a diversità di Conte e la Schlein letteralmente sparititi con la sinistra sbrindellata che concentra i suoi strali contro un possibile accordo tra lo Stato Italiano e Musk. Qui vedremo che succederà anche se avere le idee chiare mi sembra decisamente prematuro. Ma del resto come al solito, l’Italia e soprattutto l’Europa sono tragicamente in ritardo. Ma anche qui, dai diciamocelo, l’accoppiata Trump e Musk fa decisamente un po’ paura. Magari siamo retro’ e non capiamo i tempi che cambiano, ma mi sa che stiamo parlando del passaggio della globalizzazione in economia alla globalizzazione della politica e … precisando… senza passare con il “fastidioso” rito delle elezioni, visto che Musk non è stato eletto da nessuno. Persona sicuramente geniale che, almeno per ora ha messo la sua genialità al suo servizio. Veniamo alle nostre cose.
***
Piccola considerazione sulla presidente della Sardegna Alessandra Todde. Sconvolgente!
Persino i sassi sanno che presentandosi alle elezioni ci vuole un conto corrente e un garante che amministra i soldi derivati da finanziamenti e che poi deve rendicontare alle apposite commissioni. Dunque? Più che un problema politico mi sembra una sola cosa: dilettanti allo sbaraglio.
***
E veniamo al Piemonte. Veniamo alla regione. Cara opposizione se ci sei batti un colpo. Per il comune di Torino iperattività del Sindaco Lo Russo. Prima di tutto vuole riesumare Alleanza per Torino che portò il Prof Castellani ad essere il primo sindaco di Torino eletto direttamente dal popolo. Perché? Un po’ per affrancarsi dal PD e un po’ per dire al mondo che corre, politicamente parlando, in solitaria. È un amen che tra poco si voterà. E qualche risultato l’ha ottenuto. Di fatto è stata risanata l’ Azienda dei trasporti. O perlomeno non è più ” una macchina che perde tanti soldi “. La città è mediamente più pulita tranne alcuni punti storicamente critici in periferia. Ovviamente rimane la criticità di Barriera di Milano. Comunque, personalmente credo oramai che sia una causa persa e di difficile soluzione. Molti i cantieri figli dei finanziamenti Europei. Luci ed ombre. Ad esempio non mi risulta che il potenziamento del personale e dei funzionari sia avvenuto. Con la finale domanda: a Torino si campa bene? Qui è più facile la risposta: dipende dai quartieri e dipende dalle singole e famigliari possibilità economiche. Indubbiamente c’è stato un ulteriore sviluppo del turismo nelle sue diverse forme. Ma come si è sempre detto, tutto ciò è indispensabile ma non sufficiente. Siamo ancora molto lontani dalla speranza di Domenico Carpanini: voglio una città dove valga la pena di far crescere i propri figli.
PATRIZIO TOSETTO
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE