Scontri in piazza contro la polizia: le reazioni di condanna

ROSSO E FONTANA (FI): SE I MOVIMENTI ANTAGONISTI SI SENTONO LIBERI DI AGIRE QUALCUNO HA AGEVOLATO QUESTO LIBERI TUTTI
Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretari Provinciale e Cittadino di Forza Italia a Torino sugli scontri avvenuti oggi nel capoluogo piemontese attaccano: «A Torino ormai è evidente che i movimenti antagonisti e di estrema sinistra si sentono liberi di poter agire indisturbati. Altro che Palestina Libera, qua l’obiettivo è la destabilizzazione dei Paese con una chiara matrice eversiva. Si attacca Unione Industriale, il Politecnico, il Provveditorato… per intimidirli. I continui attacchi alle forze delle ordine sono poi il sintomo di una strategia della tensione che punta a provocare lo Stato alla reazione per avvallare l’idea di uno Stato Autoritario e fascista che sta solo nelle loro fantasie. Il problema è che per raggiungere i loro chiari scopi politici ci vanno di mezzo le forze di polizia, i cittadini e il patrimonio della città. Una situazione intollerabile, figlia di una Amministrazione Cittadina che continua a dialogare con chi sta dietro a questi fatti, Askatasuna. La legittimazione a cui abbiamo assistito in questi mesi è un fatto politico gravissimo perché ha assicurato una patente di legalità a chi è illegale ed eversivo. Con un processo in corso ci si sarebbe aspettati più cautela senso dello Stato da parte di chi ha l’onere di amministrare in nome di tutti Torino e il fatto che il Sindaco abbia fatto il Ponzio Pilato proprio qualche settimana fa evitando lo sgombero del centro sociale dovrebbe preoccuparci perché è un ulteriore invito al laissez faire di chi come gli antagonisti dialoga solo con la violenza e le minacce. Il rischio è che quello a cui assistiamo sia solo l’antipasto…».
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SCONTRI CORTEO STUDENTESCO, NICCO: “NON C’È  SPAZIO PER CHI USA VIOLENZA”
“Esprimo una ferma condanna verso le azioni violente che ancora una volta si sono verificate oggi a Torino. Quanto accaduto, con il lancio di uova e sassi contro la sede degli industriali e le forze dell’ordine, dimostra che questi, se vogliamo chiamarli ‘manifestanti’, non sono mossi da un genuino desiderio di dialogo o protesta civile, ma solo dalla volontà di creare scontro e disordini”, le dure parole del presidente del consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco commentando  le violenze verificatesi in occasione del corteo studentesco ‘non preavvisato’. “Ribadisco – afferma Nicco – la mia piena solidarietà agli agenti impegnati a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, spesso esposti a situazioni di pericolo nel loro quotidiano lavoro di tutela della collettività. Non c’è spazio per la violenza, soprattutto per chi crede che possa essere lo strumento per affermare le proprie ragioni. La protesta, quando pacifica e rispettosa delle regole, è legittima; ma episodi come questi sono inaccettabili e danneggiano l’intera comunità”. Il Presidente del Consiglio regionale, quindi, rinnova l’invito al rispetto delle istituzioni, dei diritti e delle responsabilità di tutti i cittadini, condannando ogni forma di prevaricazione.
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“Pietre contro la polizia atto intollerabile, la politica si dissoci”

Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Piemonte, in merito agli scontri avvenuti oggi a Torino

“Anche una singola pietra lanciata in direzione di un poliziotto è un atto grave e intollerabile, che non può essere accettato in silenzio dalla politica. Oggi, per l’ennesima volta, i soliti noti  facinorosi hanno utilizzato il pretesto di uno sciopero e il legittimo diritto a manifestare per assaltare forze dell’ordine e istituzioni universitarie. Esprimo una dura condanna per quanto accaduto nell’auspicio che tutta la politica, in maniera unanime, si dissoci e prenda fermamente le distanze da chi non ha rispetto per la divisa e per le donne e gli uomini che servono lo Stato, garantendo sicurezza e legalità. Agli agenti coinvolti, la mia totale solidarietà”.  Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, in merito agli scontri avvenuti oggi a Torino.

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Zangrillo, “Scontri a Torino esulano dal diritto di manifestare. Abbassare i toni, rifiutare e condannare in modo deciso il ricorso alla violenza”

“Gli episodi che si sono verificati durante il corteo non autorizzato a Torino, e che ha visto i soliti facinorosi seminare violenza anche in questa occasione, esulano dal diritto di manifestare. La possibilità di esprimere il proprio dissenso è una prerogativa che va difesa, ma sempre nel pieno rispetto delle regole, della legalità e della sicurezza pubblica. Azioni come il lancio di uova e pietre contro la polizia, oltre ai disagi arrecati alla circolazione urbana, devono essere condannate senza alcun appello. Ribadisco la mia solidarietà e il pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, sempre i prima linea a salvaguardare il bene comune e l’incolumità dei nostri concittadini. È grave che l’Usb confonda la tutela della sicurezza e della legalità con la ‘repressione’. Occorre abbassare i toni, rifiutare e condannare in modo deciso il ricorso alla violenza, smettere di prendersela con le forze dell’ordine, baluardo di difesa della nostra sicurezza. Chi tira pietre contro il personale in divisa non cerca il dialogo, non difende i valori della democrazia, non ha nulla da dare o da dire per risolvere i problemi per cui dice di manifestare “. Così in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, e segretario di Forza Italia in Piemonte, senatore Paolo Zangrillo.

Fdi, Scontri corteo studenti, Ravello: “Perché sempre e solo Torino? Terra promessa dei centri sociali”

Ancora una volta Torino è sotto sequestro: Università inagibile, Porta Susa in trincea, sede Rai danneggiata, vie e corsi completamente bloccati e cittadini inermi, ostaggi passivi dei soliti noti. Perché sempre Torino? A seguire le cronache, nelle altre grandi città italiane non si sono verificate violenze. Perché, invece, Torino non manca mai di offrire questo spettacolo? Forse che qui c’è terreno fertile per il teppismo dei centri sociali, più che altrove? Cosa ne pensa il Sindaco, che addirittura vuole legalizzare queste fucine dell’odio?”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte. Parliamo – continua Ravellodi una manifestazione non autorizzata, non preannunciata e senza un percorso concordato con le autorità: non è una dinamica di chi ha qualcosa da dire, di chi ha un diritto o un ideale in cui crede da difendere. E’ solo un presupposto per fare guerriglia”.

Il commento dell’on. Daniela Ruffino, commissario di Azione in Piemonte:

Le violenze che si ripetono con frequenza settimanale fanno di Torino un “caso” che deve essere all’attenzione del ministro Piantedosi. Quanto è accaduto oggi, con i cancelli divelti alla sede Rai intitolata a Piero Angela, un principe della razionalità, aggressioni e ferimenti tra gli agenti della pubblica sicurezza, ai quali va la mia solidarietà e vicinanza, è qualcosa che travalica le ragioni della manifestazione. La violenza uccide le ragioni di qualsiasi dissenso, foss’anche il legittimo. A Torino le scene trucide viste oggi si ripetono con una frequenza sospetta per non immaginare all’esistenza di una regia politica. I titolari dell’ordine pubblico e della sicurezza faranno bene a tenere la guardia molto alta. Le indagini siano approfondite il più possibile perché, a mio giudizio, tanta violenza può manifestarsi soltanto grazie se non a un’organizzazione certamente a una struttura che programma il tutto”

ANCORA VIOLENZE GRATUITE DEI MANIFESTANTI, INTERROGARSI SU REALTA’ TORINESE E APPROVARE DDL SICUREZZA

Dichiarazioni del Segretario Generale Provinciale SIAP Pietro Di Lorenzo

Anche oggi Torino ore di provocazioni, insulti, lancio di sassi e bottiglie e danneggiamenti in tutto il centro cittadino. Sarebbe ora che di fare approfondite riflessioni sulla particolarità della situazione torinese che, senza soluzioni di continuità, vede ogni manifestazione di piazza connotata da agenti assaltati e feriti, ingenti danni ai mezzi della Polizia in un crescendo di aggressività, e violenze. E’ ormai palese l’inutilità di appellarsi all’unità del mondo politico nel prendere atto e condannare una situazione sempre più esplosiva, per alcuni evidentemente il fine giustifica i mezzi. E’ dunque necessaria la rapida approvazione definitiva del DDL sicurezza che contiene molti degli strumenti per contrastare la deriva a cui stiamo assistendo e per restituire autorevolezza a chi rappresenta lo Stato e non può essere ridotto a bersaglio immobile”.

Torino, Coisp: violenza sistematica sotto maschera dissenso 
“Ancora una volta le strade di Torino si sono trasformate in un campo di battaglia durante una manifestazione che avrebbe dovuto essere pacifica. Gli scontri di oggi, con lanci di sassi e uova contro le forze dell’ordine, dimostrano che la violenza sistematica e organizzata rappresenta un problema che non può più essere rinviato. Questo è il risultato di un clima di impunità e di regole insufficienti per garantire il rispetto delle istituzioni e la sicurezza pubblica. È indispensabile procedere senza ulteriori esitazioni con l’approvazione del Ddl sicurezza, strumento fondamentale per rafforzare la tutela degli agenti e garantire un intervento efficace contro chi pensa di poter trasformare le città in zone franche. I poliziotti non possono continuare a essere bersagli, e la violenza non può più essere tollerata sotto la maschera del dissenso”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.

Dichiarazione sdi Luca Pantanella (FSP Polizia Torino):

“Quella di questa mattina è stata una manifestazione inutile, ridicola e pretestuosa, organizzata senza alcuna autorizzazione e finalizzata unicamente a disturbare chi lavora, a inneggiare contro il governo, insultando le forze dell’ordine e arrivando persino al lancio di sassi e uova contro la polizia. Manifestare in questo modo non solo non contribuisce alla causa palestinese, ma rischia di danneggiare gravemente chi sta realmente soffrendo nel territorio palestinese, già martoriato da una sanguinosa guerra. Chi partecipa a simili azioni si prende gioco della democrazia, usandola a proprio piacimento e a discapito degli altri cittadini. Un comportamento che, paradossalmente, non è poi così distante da quello da ciò che dicono di contestare.”

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