Torino con i soldi del PNRR saprà costruire una Galleria così bella e significativa?

Caro Direttore,

Per rilanciare l’ economia europea, fiaccata come mai prima dal COVID, la Commissione europea lancio’ alla fine del 2020 il grande Piano di investimenti conosciuto come PNRR ma pensato per dare un futuro positivo alle nuove generazioni . L’Italia ottenne una fetta importante perché l’Europa avrebbe avuto gravi conseguenze se il nostro Paese, la terza economia dell’Europa ma con la seconda manifattura e con un Debito Pubblico altissimo fosse andato in crisi. L’Europa infatti aveva capito che la scelta della austerity voluta dalla Merkel e da Sarkosy era stata troppo pesante per la nostra economia e non aveva dato i risultati sperati . Pensa che il livello del PIL del 2010 (Governo Berlusconi) il nostro Paese lo ha recuperato solo nel 2019. Se l’Italia negli ultimi vent’anni è stata penultima in Europa per tasso di crescita, Torino ha fatto peggio perché dal 2000 cresce meno della media nazionale e ha perso 18 punti rispetto a Bologna.

Ma Torino, che ha ricevuto come le altre Città una parte dei fondi PNRR, riuscirà a ripartire utilizzando quei fondi? Lo spero molto soprattutto per chi in questi ultimi vent’anni si è impoverito ma temo di no. Positivi gli interventi di ristrutturazione delle Scuole a partire da quelle dei Quartieri più svantaggiati. Interessante la costruzione di una nuova Biblioteca ma questa scelta purtroppo è andata a scapito di una storica e felice sede di Torino esposizioni che spinse molto la economia torinese e piemontese negli anni 60-80. E’ così vero ciò che dico che oggi si chiede alla Regione di acquistare Lingotto Fiere dov’è si tiene il Salone del libro. Ma i vecchi proprietari del Lingotto che hanno incassato 5 miliardi dalla vendita della FIAT non potevano fare loro questo investimento come contributo al rilancio economico di Torino e come riconoscenza ai grande contributo che Torino ha dato alla azienda e alla Famiglia?

Non so se lo sai ma quella che noi oggi chiamiamo Galleria Subalpina venne costruita in un solo anno nel 1873-4 per mettere in mostra l’industria torinese , infatti si chiamava Galleria della Industria Subalpina? Purtroppo nella politica si studia poco la Storia , a sinistra si studiava il Capitale e il grande tatticismo di Lenin , nella DC si studiava la Storia dal Non expedit alla Rerum Novarum. Tutte cose importanti ma altrettanto importante se non di più era studiare la VISION dell’artefice vero della Unità d’Italia, il Conte Cavour e le sue grandi realizzazioni (infrastrutture, Traforo Frejus, nascita Ansaldo, canale Cavour,etc.) o le realizzazioni dei primi quindici venti anni del secondo dopoguerra . Per fare un esempio dal 56 al 64 si costruì la Autostrada del Sole unendo il mercato economico del Paese e dal 56 al 65 si costruì il Traforo del Bianco che serviva a portare le produzioni della rinata manifattura italiana in Europa perché per noi i soldi delle esportazioni servivano a migliorare il nostro benessere e a costruire Scuole e Ospedali. Nei tempi moderni dal 1994 al 2009 è stata costruita la linea Alta Velocità da Torino a Salerno ma il proseguimento verso la Francia (la TAV) lo avremo solo nel 2033. Questo ritardo ci costerà molto per la mancata crescita economica .Ma per avere la TAV abbiamo dovuto portare in piazza quarantamila torinesi il 10 Novembre 2018.

Caro Direttore, Benedetto Croce dice che l’onestà per un politico che si candidava e chiedeva il voto di preferenza era essere competente , cioè in grado di risolvere i problemi del Paese. Bisognerebbe ricordarlo a chi sceglie le candidature, a chi si candida e agli elettori. Ma fate presto perché la bassa crescita economica costa sacrifici, privazioni e difficoltà a tanta gente a partire da Torino.
Buona Domenica,

Mino GIACHINO
SITAV SI LAVORO

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