“Dimenticare quella Piazza come hanno fatto stamane i quotidiani torinesi e’ grave. Nella Storia recente di Torino non vi è stata un’altra manifestazione così partecipata ed organizzata dalla Società civile. In questi anni la Tav è stata tenuta ferma o rallentata . I ritardi nella realizzazione costano miliardi di PIL mancati e maggiori costi per i trasporti e per le aziende e 2,5 miliardi in più per la realizzazione dell’opera. Con quella Piazza la Società Civile come disse Cirio riuscì a fare ciò che la politica non fu in grado di fare”.
Così Giachino, l’anima dei SITAV, come l’ha definito La Stampa, stamane a Torino in un Convegno all’Hotel Diplomatic cui sono intervenuti l’on. Comba, l’on. Merlo e Salvatore Vullo.
Da trent’anni Torino cresce meno della media nazionale nonostante Olimpiadi e tante altre cose, solo la TAV ci rilancerà nel mercato europeo e mondiale. Gli effetti della bassa crescita si vedono nella diminuzione del PIL procapite che agli inizi del 2000 era venti punti in più sulla media europea e oggi è leggermente sotto la media europea. Come hanno detto gli artigiani ci sono ventimila aziende in difficoltà , oltre diecimila negozi in meno. Errori della Fiat e di Stellantis cui si aggiungono gli effetti pesanti della decisione europea voluta e votata dal PD di puntare solo sull’auto elettrica hanno messo in crisi l’auto italiana ed europea e conseguente l’indotto . La vendita di auto elettriche , troppo cara, non decolla particolarmente in Italia .La produzione italiana di auto quest’anno non riuscirà ad arrivare a 300.000 mentre lo scorso anno aveva raggiunto quota 450.000 , dal 1.900.000 auto prodotte nel 1989 quando la FIAT era prima in Europa per quota di mercato.
Nell’ attesa del Tavolo Auto convocato dal Ministro Urso per Giovedì 14 novembre al Ministero di via Veneto, forte e’ la polemica sul fondo auto Giorgetti ridotto in Finanziaria. Il fondo Giorgetti da 8,7 miliardi era nato nel 2022 dalla iniziativa di Mino Giachino che accortosi che nella ultima Legge di Bilancio di Draghi non vi era un euro per il settore automotive lancio’ la proposta di dar vita a una Mozione parlamentare tra tutti i deputati delle regioni in cui vi sono stabilimenti auto. La proposta venne recepita nella Mozione Molinari che portò il Governo a stanziare 8,7 miliardi in 9 anni a favore del settore. Una parte di quei fondi è stata utilizzata come incentivi che hanno tenuto su un po’ la domanda sino a quando il Ministro Urso ha chiesto di finalizzare i soldi al rilancio della produzione italiana a 1 milione di auto l’anno. E’ da questo braccio di ferro che è nata la proposta di Tavares di portare a Torino a fine 2025 la 500 ibrida. In questi mesi dal mondo della imprenditoria sono emerse critiche agli incentivi cosicché il Governo nella Legge di Bilancio ha cambiato strategia e ha ridotto il fondo cambiandone la destinazione all’aiuto alle aziende dell’indotto .
Commenta Giachino: “Il PD che ha la responsabilità di aver votato in Europa la decisione che sta causando una forte riduzione della produzione delle auto endotermiche , ora chiede al Governo di ripristinare il fondo per gli incentivi. Dov’era due anni e mezzo fa?
Intanto il calo delle vendite sta mettendo a rischio gli stabilimenti come si vede dalla decisione di Wolkswagen di chiudere alcuni stabilimenti e dalla decisone analoga della Nissan. A Mirafiori la produzione rimarrà ferma sino a inizio anno con ricadute sulla economia cittadina perché ovviamente la cig riduce gli stipendi del 40% circa con effetti immediati sulla riduzione dei consumi e del commercio. Contemporaneamente i due investimenti miliardari relativi alla TAV e alla Linea 2 della Metro, che avrebbero potuto dare un bel contributo alla economia locale , procedono con esasperante lentezza, il tutto mentre il vecchio traforo ferroviario verso la Francia è fermo causa una frana complicata in terra francese. La scelta strategica degli ultimi Sindaci di Torino di puntare tutto sul turismo e sulla cultura non riesce a pareggiare ciò che abbiamo perso nel settore industriale così Torino si è impoverita come hanno anche dichiarato più volte gli ultimi due Arcivescovi torinesi , Nosiglia e Repole. Stupisce che ancora ieri il Sindaco Lorusso , preoccupato più per la sua popolarità che per le difficoltà economiche e sociali della metà della Città che non sta bene , ha dichiarato di puntare sui Grandi Eventi. Mentre Bucci a Genova punta sugli investimenti nel porto , nelle infrastrutture e fa di tutto per attrarre investimenti dall’estero , a Torino si punta sui Grandi eventi che danno molta visibilità ma lavoro per dieci quindici giorni al massimo. Gli economisti che puntavano molto sulle star-up debbono misurarsi con i dati non esaltanti pubblicati dai giornali economici. Tutte le start-up insieme occupano 15.000 persone. Non si frena così la fuga all’estero dei neolaureati ci vuol altro. La stessa CGIL da tempo chiede al Sindaci di cambiare marcia”.
Giachino che fu il primo nel 2009 a denunciare il Declino e che ha avuto il merito di aver guidato il trasferimento a Torino della Autorità dei trasporti, che nel 2018 organizzò insieme alle madamin la Grande Manifestazione SITAV che convinse Salvini a votare contro la mozione dei grillini contraria alla TAV e che nel 2022 si mosse per primo contro la Legge di Bilancio di Draghi che non aveva stanziato una lira a favore del settore auto , oggi fa un appello ai giornali, alle Associazioni produttive e alle forze politiche e sociali perché si accelerino gli investimenti per la TAV, per la Tangenziale, per la Linea 2 della Metro, per la difesa del settore auto e indotto che per i prossimi vent’anni potranno dare ancora molto alla economia torinese e piemontese, offrendo posti di lavoro a tempo indeterminato per i diplomati e i neolaureati oltre a sviluppare il settore dell’aerospazio, dell’ informatica e dei semiconduttori.
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