Il 10,33% (122) è rappresentato da immobili destinati ma non riutilizzati e il 75,28% (889) è ancora in capo all’Agenzia nazionale.
La provincia con più beni è Torino, seguita da Cuneo, Biella, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli e Vco.
“È errato pensare che le mafie siano interessate solo ai grandi centri, si concentrano anche sui piccoli comuni perché ci sono meno forze di polizia, c’è meno attenzione della stampa e bastano pochi voti per essere eletti. La situazione deve essere migliorata, spesso ci scontriamo con organizzazioni che utilizzano tutti gli strumenti giuridici per evitare il sequestro”, ha proseguito Fava.
“Occorre dare maggiore sostegno ai piccoli centri, dobbiamo aumentare ulteriormente le risorse messe a disposizione dalla Regione per i bandi di assegnazione. È anche necessario superare lo scoglio del cofinanziamento del 50% che, soprattutto per i comuni minori, è uno sbarramento che spesso preclude alla partecipazione. Si potrebbe distinguere tra grandi e piccoli comuni, come fa la Lombardia. Ugualmente, sempre prendendo spunto dalla regione a noi vicina, serve una linea di finanziamento per i soggetti del terzo settore che direttamente gestiscono i beni confiscati”, ha aggiunto Rossi.
Durante la seduta è stato presentato il “geoblog” progettato da Libera, piattaforma che ha il duplice intento di valorizzare il riutilizzo sociale dei beni confiscati in Piemonte e di fornire uno strumento di analisi e di monitoraggio sull’applicazione della Legge 109/96.
Nato nel 2008, è uno strumento interattivo che permette di scoprire i luoghi nei quali la criminalità organizzata ha cercato di insediarsi, investendo capitali illeciti nell’acquisto di immobili e aziende.
Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Marina Bordese (Fdi), Gianna Pentenero (Pd), Elena Rocchi (Lista Cirio), Alberto Unia e Pasquale Coluccio (M5s).
Recenti:
Come può l’architettura contribuire alla felicità e al benessere delle persone? Per rispondere a questa domanda Dierre –
Helexia investe per To Dream in un progetto fotovoltaico da 2,1 MWp che evita l’immissione in
L’Associazione ANPAS Croce Giallo Azzurra Torino ha recentemente ottenuto, per la prima volta, il Certificato Sistema
A Torino non c’è il mare ma è tutto torinese il team che ha pensato e realizzato
Manovre anti-finanziarie Di Carlo Manacorda Leggi l’articolo su lineaitaliapiemonte.it ⤵️ https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/11/10/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/manovre-anti-finanziarie-il-63-delle-tasse-che-lo-stato-incassa-sono-pagate-dal-15-dei-contribuen.html Leggi qui le ultime notizie: