Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta puntano sul turismo. Quasi metà delle presenze parla straniero

A Torino un evento dedicato al confronto tra istituzioni e imprese di Piemonte, Liguria e Valle d‘Aosta
per accelerare la condivisione di dati, mercati e offerte guardando anche oltre i confini nazionali.
Santanchè: “Affrontare le sfide del comparto con investimenti, tecnologia e risorse umane”

Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta nel 2023 hanno totalizzato 12,1 milioni di arrivi di turisti, pari al 12% del totale nazionale. Di questi 5,5 milioni erano stranieri, pari al 45% del totale. Dal 2019 sono proprio gli stranieri a spingere la crescita del turismo nel Nord Ovest, grazie a 685 arrivi in più, mentre il turismo nazionale è stabile a quota 6,6 milioni di arrivi. Sono alcuni dati di una ricerca Nomisma presentata a Torino nel corso dell’evento ‘Il turismo del Nord Ovest – Una visione innovativa di sistema’ organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Liguria e Confindustria Valle d’Aosta, in collaborazione con Unioncamere Piemonte con il contributo di UniCredit.

Le città preferite dagli stranieri nel Nord Ovest sono BavenoLevanto e VerbaniaTorino e Genova risultano invece quelle più visitate in assoluto seguite da SanremoLa SpeziaStresa e CourmayeurDiano Marina è invece quella dove la permanenza media è maggiore, ben 5,4 giorni rispetto ai 2,5 di Torino. Se invece si guarda all’intensità turistica, ovvero il rapporto tra popolazione e visitatori si impone Gressoney-La-Trinité con 424,6 turisti per abitante. Nelle tre regioni sono presenti 13.559 esercizi ricettivi, con un andamento divergente tra strutture alberghiere, che dal 2019 al 2023 calano da 3.200 a 3.000, mentre salgono di 477 unità quelle extra alberghiere, che sono 10.500. Torino e Genova sono di nuovo le due città con più esercizi ricettivi, 535 e 511 rispettivamente, mentre Vernazza risulta essere la località con la maggiore presenza di esercizi extra alberghieri, ben il 98% delle 177 strutture rilevate.

In un contesto in continua evoluzione, come quello in cui viviamo oggi, è fondamentale affrontare le sfide attuali del comparto turistico attraverso attenzione e investimenti in pianificazione strategica, evoluzione tecnologica e crescita delle risorse umane. Pilastri fondamentali che abbiamo formalizzato nel primo piano strategico per il turismo italiano e che fungono da fondamenta per la visione industriale che il Ministero e il Governo ha applicato all’ecosistema turistico tricolore. Pilastri sui quali accenderemo ulteriormente i riflettori nella cornice del G7 Turismo, la prima ministeriale nella storia interamente dedicata al nostro settore, e, prima ancora, alla seconda edizione di quel Forum Internazionale che lo scorso anno organizzammo proprio in Piemonte” ha sottolineato in un saluto istituzionale, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

In Piemonte ci sono 40mila imprese turismo, con 160 mila addetti pari al 10% del totale regionale. Eppure, per una così vasta categoria industriale, perché il turismo è un’industria a tutti gli effetti, non esiste un piano strategico regionale. Siamo una delle sole tre regioni in Italia a non esserne dotate, non possiamo più rinviare. Altrimenti mettiamo a rischio un patrimonio” ha sottolineato Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia e vicepresidente di Confindustria Piemonte. “Alle imprese turistiche, sono loro stesse a dirlo, interessa velocizzare digitalizzazione, sostenibilità e reskilling del personale, queste sono le priorità strategiche. È essenziale, anche per rispondere a queste istanze, sviluppare un approccio sistemico nella pianificazione e nella gestione di questa filiera così particolare. A cominciare dalle risorse pubbliche e quindi regionali” aggiunge.

In buona sostanza, più che nuove risorse, si rende necessario come già evidenziato nel position paper sul turismo di Confindustria Piemonte del 2020, che è stato presentato oggi nelle versione aggiornata, razionalizzare l’esistente, inserendo le norme in un compendio chiaro e comprensibile, anche per evitare letture fai da te. Una pulizia legislativa, dove il partenariato pubblico privato, finora utilizzato solo in forma consultiva, venga esteso agli ambiti ritenuti prioritari: Sviluppo del turismo di destinazione; miglioramento della qualità del prodotto; qualità dell’accoglienza; marketing, promozione e immagine; capitale umano (e artificiale) e reti locali; trasporti e logistica del turismo.

Bisogna essere sempre più agili e innovativi per affrontare queste sfide, che si innervano su quelle poste dalla globalizzazione e dai nuovi modelli di consumo. Perché il turismo di massa esige comunque di essere anche esperienziale, il cliente è infatti alla ricerca sempre più spesso anche di autenticità e sostenibilità di montagna, unite però alla comodità e ai servizi delle grandi località di mare o delle città d’arte. Combinare queste vocazioni, è la chiave di volta per rendere sostenibile questo settore” ha sottolineato Edy Incoletti, vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, nel suo intervento. “Per poter competere a livello internazionale, abbiamo bisogno di un sistema turistico più efficiente e integrato. Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni e imprese, per creare un ambiente favorevole agli investimenti e alla promozione di tutto il Nord Ovest, aggregando in questo processo anche le regioni oltre confine, dando vita – ha aggiunto – a un’unica grande destinazione turistica di eccellenza, con vocazioni e soluzioni in grado di soddisfare ogni esigenza e mercato”.

Ad aprire i lavori è stata Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest UniCredit. Hanno preso poi la parola il Vicepresidente di Confindustria Piemonte Filippa, il Presidente di Confindustria Liguria, Giovanni Mondini, e il Vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, Incoletti. Giuseppe Russo, Direttore del Centro Einaudi, ha presentato una relazione tecnico economica, seguito da Serafino Nardi, Capo unità in commissione NAT al Comitato europeo delle Regioni, che ha invece illustrato l’agenda europea per il turismo al 2030. Dopo di loro sono intervenuti Valentina Quaglietti di Nomisma, Federico De Giuli di Confindustria Piemonte e Carlo Scrivano di Confindustria Liguria. Ha poi preso la parola Leopoldo Destro, delegato di Confindustria per il turismo. È stata poi la volta di una tavola rotonda: con Marco Montermini, Responsabile Corporate Nord Ovest UniCredit; Laura Zegna, Presidente Commissione turismo di Confindustria Piemonte; Giovanni Pellizzeri, Presidente Avda e presidente della Categoria trasporti di Confindustria Valle d’Aosta; Laura Gazzolo, Ac Hotel Genova by Marriott per Confindustria Liguria; Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte; Roberto Sapia, Presidente della Camera valdostana delle imprese e delle professioni. Infine, è toccato all’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Marina Chiarelli.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Roma e Torino: ristoranti tra somiglianze e influenze

Articolo Successivo

In due su monopattino contro un’auto: finiscono in ospedale

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta