“Il crocifisso non è semplicemente un simbolo religioso; esso racchiude secoli di storia, cultura e valori che hanno forgiato la nostra società. È un segno tangibile delle nostre radici cristiane, le stesse radici che hanno influenzato profondamente i principi di solidarietà, giustizia e rispetto della persona umana, su cui si fondano le istituzioni democratiche.”, così Federica Scanderebech, Forza Italia in Consiglio comunale.
Rimuovere il crocifisso dai luoghi pubblici non significa soltanto negare un simbolo di fede, ma significa ignorare e cancellare una parte essenziale della nostra identità collettiva. Il crocifisso è espressione dei valori universali di pace, amore per il prossimo e solidarietà, valori che non appartengono esclusivamente a una confessione religiosa, ma che sono fondamento di convivenza civile.
È giusto e doveroso che le Istituzioni mantengano il carattere laico e rispettino tutte le fedi, ma questo non deve tradursi in una negazione delle nostre radici storiche e culturali. Esporre il crocifisso non significa imporre una credenza, ma testimoniare la storia e i valori condivisi che hanno guidato l’Italia lungo il cammino della libertà e della democrazia. Un crocifisso esposto non preclude il rispetto per altre culture o religioni, al contrario, esso rappresenta anche l’accoglienza e il rispetto per tutte le differenze.
Per questi motivi, ritengo che il dibattito sulla presenza del crocifisso nei luoghi istituzionali non debba nemmeno essere messo in discussione. La sua esposizione non va interpretata come una scelta divisiva, ma come un segno di continuità con la nostra storia e con i valori che abbiamo ereditato e che siamo chiamati a tramandare. Non è una questione di religione, ma di identità e di rispetto per le nostre tradizioni.
Concludo ribadendo che, in un’epoca in cui spesso perdiamo il contatto con le nostre radici e con il significato profondo dei nostri simboli, il crocifisso nei luoghi istituzionali rappresenta una bussola morale che ci ricorda chi siamo e quali valori difendiamo. Un simbolo che non deve essere oggetto di negoziazione o di compromesso, ma che deve essere accolto come parte integrante della nostra identità collettiva.”
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