Back to School, risparmiare con il materiale scolastico di seconda mano

I risultati della recente ricerca di Wallapop

 

Back to School in Piemonte, una ricerca a di Wallapop, ha indicato un risparmio fino a 143 euro per studente acquistando e vendendo materiale scolastico di seconda mano. Mancano ormai pochi giorni al rientro a scuola degli studenti e le famiglie si stanno preparando al necessario per questo nuovo anno scolastico. Per coloro che devono acquistare libri di testo e materiale essenziale, il ritorno tra i banchi comporta un investimento di spese non indifferente: con l’inflazione e l’aumento dei prezzi che anche quest’anno influiranno su questa tipologia di acquisti; lo dimostrano le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che prevede un incremento del 18% della spesa scolastica per ogni studente rispetto al 2023. Secondo una ricerca condotta da Wallapop, è possibile prendere degli accorgimenti per ridurre l’investimento. Piattaforma leader nella compravendita di prodotti di seconda mano, che promuove un modello di consumo responsabile e sostenibile, emerge l’utilità che le famiglie piemontesi possono trarre dall’acquisto e dalla vendita di materiale scolastico riutilizzato. La ricerca Wallapop evidenzia che quest’anno il budget delle famiglie piemontesi, per l’acquisto di articoli scolastici, sarà circa 213 euro per studente, ma utilizzando piattaforme “second hand” questa spesa si riduce notevolmente. Vendendo il materiale scolastico degli anni precedenti, i residenti in Piemonte ritengono di poter guadagnare fino a 86 euro e di avere un risparmio fino a 57 euro se acquistano prodotti riutilizzati anziché nuovi. Se acquistassero prodotti second hand per l’imminente ritorno a scuola il loro budget si ridurrebbe del 67%, passando da una previsione di 213 euro a soli 70 euro per studente.

Le principali ragioni che i piemontesi indicano per vendere e acquistare materiale scolastico inutilizzato, presentano radici economiche, ambientali e domestiche. Le prime motivazioni che li spingono a vendere questi oggetti sono parimerito al guadagno che ne deriva e l’impatto ambientale di questa scelta. Secondo la ricerca di Wallapop, il 55% dei torinesi considera la vendita di questi articoli una sorta di entrate che possono coprire le spese degli stessi materiali per l’anno successivo. Allo stesso tempo ritengono sia l’opzione più sostenibile: il 35% degli intervistati considera anche la gestione delle proprie stanze di casa, e decide di vendere materiale scolastico per liberare spazio tra le mura domestiche.

Giugno e luglio sono i mesi “clou” per ricerche e pubblicazioni di annunci, ma è settembre il mese in cui si acquistano più libri di testo su Wallapop. Quest’anno le richieste di libri sulla piattaforma hanno registrato un incremento nei mesi sopraindicati, rispettivamente del 150% e 72% rispetto al 2023. La fine dello scorso anno accademico ha coinciso con il periodo in cui sono stati pubblicati più annunci sulla piattaforma, a partire proprio da giugno. Il riutilizzo del materiale scolastico è una prassi ormai consolidata per una grande percentuale di famiglie piemontesi. Quest’anno 7 intervistati su 10 affermano di voler dare vita agli articoli che non usano più. Nonostante molti italiani giochino d’anticipo per preparare il ritorno a scuola, Wallapop prevede che il picco più alto d’interesse per l’acquisto del materiale scolastico sulla piattaforma avverrà nella seconda metà di settembre, confermando la tendenza degli anni precedenti.

Secondo la ricerca di Wallapop, gli oggetti più acquistati saranno i libri, per l’80%,seguiti dai dispositivi elettronici come laptop e tablet, per il 32%. A seguire, gli zaini saranno tra gli articoli più venduti.

 

Mara Martellotta

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