Giovedì 15 agosto una delegazione del Partito Radicale, guidata da Sergio Rovasio, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale e Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino, farà visita, insieme al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte, Bruno Mellano, all’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti di Torino. La visita inizierà alle ore 10. Incontro con la stampa alle ore 12,30 fuori dall’Istituto.
Presso l’I.P.M. Ferrante Aporti in queste ultime settimane sono avvenuti gravi episodi di violenza ed è stato ripetutamente denunciato il sovraffollamento della struttura con gravi conseguenze per i detenuti e il personale e alla stessa struttura detentiva.
Verrà inviato al Presidente della Regione Alberto Cirio un report sull’esito della visita anche in vista delle visite da lui programmate prossimamente in alcuni istituti penitenziari.
il 14 agosto, alle ore 9 è prevista la visita presso il carcere di Asti presso la Casa Circondariale di Quarto, la delegazione sarà composta da Daniele Robotti e Paolo Giargia, membri del Partito Radicale.
Nel mese di agosto sono state programmate visite in diverse decine di Istituti penitenziari in tutta Italia nell’ambito della campagna ‘Estate in carcere’ promossa dal Partito Radicale e Forza Italia per denunciare le gravissime carenze delle strutture di detenzione: 65 suicidi nel 2024, sovraffollamento supera il 130% (61.140 detenuti rispetto alla capienza regolamentare di 51.269), violenza diffusa con centinaia di aggressioni al personale, gravissime carenze di personale (secondo recenti stime risultano mancanti 18.000 agenti penitenziari rispetto al fabbisogno), strutture fatiscenti, gravi carenze igieniche e sanitarie.
Il Partito Radicale ha sollecitato il Ministro della Giustizia Nordio a intervenire anche sulla grave carenza di personale dei magistrati di sorveglianza: 230 magistrati con uffici sottorganico del 50% che devono vigilare su 190 Istituti, 86.000 soggetti in eseuzione penale esterna, 100.000 liberi sospesi con l’ulteriore aggravio di 200.000 pratiche di liberazione anticipata inevase.
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