“Il Piano nazionale integrato energia e clima dovrebbe definire la politica energetica del nostro Paese, ma tutte le mozioni presentate sono state così sminuzzate e stravolte dal governo con una serie di pareri non favorevoli che non hanno senso di esistere. Si è persa del tutto la filosofia di ciò che abbiamo scritto e sono perciò invotabili”. Lo ha dettoDaniela Ruffino, deputata di Azione, intervenendo in dichiarazione di voto sulle mozioni concernenti il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec).“Noi – ha aggiunto – abbiamo lavorato con serietà e impegno, perché il regolamento europeo richiede che il Pniec sia accompagnato da una valutazione degli impatti sulle variabili macroeconomiche e su quelle socioeconomiche, quali adesempio salute e istruzione. Nulla di tutto questo da parte del governo.L’Italia non è certo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo nazionale sul gas serra. Con Azione ci siamo espressi da tempo a favore del nucleare, a condizione però che si metta mano a norme, regolamenti, incentivi, politiche di governance. E invece facciamo una fatica incredibile anche a realizzare ildeposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Il ministro Pichetto Fratin ha detto di aver dato mandato al giurista Guzzetta per costruire un gruppo di alto livello per ridisegnare l’ambito legislativo del sistema regolatore italiano,nulla però dicendo sui tempi. Ma una cosa è certa: servono tempi brevi perpredisporre un programma di ripresa della produzione di nucleare in Italia e un quadro normativo specifico. Occorre poi avere la definizione del decreto aree idonee, con l’indicazione alle Regioni dei parametri per individuare le aree in grado di ospitare i grandi impianti. Il ministro Salvini ha fatto sapere divoler fare tutto in Lombardia, il ministro Pichetto in Piemonte. Insomma – ha concluso Ruffino – tanta incertezza, grandi ritardi e l’evidenza che davveronon c’è nulla di chiaro”.
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