Desertificazione commerciale, sicurezza e decoro, concorrenza sleale, costi eccessivi e la mancanza di una politica attenta sono i temi principali affrontati nell’incontro
tra Ascom Confcommercio Torino e provincia con la candidata alle elezioni regionali Gianna Pentenero.
Le richieste di Ascom per la prossima legislatura regionale sono chiare e concrete: fondi europei e una politica commerciale strutturale con la precisa volontà di risollevare le attività e le piccole imprese.
«Il mondo del commercio è preoccupato – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa –. Viviamo una situazione globale di insicurezza, che va a sommarsi ad una crisi interna e difficoltà specifica dei settori, verso cui chiediamo una maggiore attenzione da parte della politica. Dopo decenni di favoritismi verso la grande distribuzione e le piattaforme di e-commerce, che hanno letteralmente devastato molte categorie del commercio, è ora che la politica torni a guardare all’economia reale. Il ruolo sociale delle attività commerciali è ormai riconosciuto da tutti, mentre è ancora poco considerato il peso economico. E stiamo parlando di posti di lavoro che, a differenza di Amazon, non sono mero sfruttamento, ma, al contrario, consentono crescite personali importanti e carriere essenziali per lo sviluppo dell’economia del territorio. Vediamo intercettare fondi europei per tante categorie, ma al commercio stanno arrivando solo pochissime briciole: chi governerà la Regione avrà la possibilità di attirare fondi anche per noi, per i commercianti; chiediamo un impegno specifico su questo punto.
E chiediamo che i partiti prendano una posizione chiara sui colossi dell’e-commerce. Così come reclamiamo un focus politico specifico sul commercio e un ascolto maggiore su problematiche che sono sotto gli occhi di tutti, ma che non hanno ancora trovato un effettivo riscontro nelle politiche.
Noi continueremo a lottare per un maggiore riconoscimento e sostegno delle piccole imprese, fondamentali per l’economia e il tessuto sociale dei territori. Auspichiamo che la politica ci sostenga».
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