Servono personale, prestazioni essenziali e materiali. Anche i privati possono contribuire e donare.
“Lanciamo un appello non solo alle istituzioni pubbliche, ma anche al mondo del privato, per esempio a società come Ikea o Mondoconvenienza: servono armadietti, mobili, per sostituire oggetti ormai usurati dal tempo. E poi: tante cliniche private potrebbero restituire parte dei loro profitti venendo qui anche solo una volta a settimana per offrire visite specialistiche, soprattutto dentistiche e dermatologiche, di cui c’è un vitale bisogno. Mi rivolgo invece al Ministro Nordio in merito alla scarsità di risorse umane nel personale penitenziario, a causa dei distaccamenti. Bisogna uscire dalla logica della fotografia della pianta organica, dopo un anno di distacco è necessario compensare quella carenza con altro personale. Servono misure alternative e ogni distretto dovrebbe avere a disposizione almeno una comunità pubblica che accolga i ragazzi senza selezione all’ingresso. Troppo spesso si trovano in carcere giovani a cui il giudice ha già assegnato l’accoglienza in comunità, perché le strutture private sono sature. Infine, al Ferrante Aporti ci sono due celle di isolamento sanitario utilizzate anche per fini contenitivi. Continuiamo a dire che non ce n’è bisogno” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo presso la struttura che, attualmente, ha una capienza di 46 posti ma ospita 50 ragazzi, per la maggior parte stranieri non accompagnati.
“Mancano prestazioni fondamentali, per esempio un collegamento col Serd per verificare e seguire casi di dipendenza da sostanze, che purtroppo sono frequenti. È un problema che si inserisce nelle logiche repressive con cui si tratta il tema del consumo di droga, con scarsi investimenti sulla riduzione del danno. Allo stesso tempo la presenza preponderante di minori stranieri ci dice che il nostro sistema di accoglienza è ancora carente e la nostra società escludente. I reati, soprattutto quelli commessi da minorenni, devono essere superati nella prospettiva della riabilitazione. – aggiunge la Capogruppo di Sinistra Ecologista e candidata con AVS alle elezioni regionali.
“Il sistema carcerario minorile purtroppo colpisce di fatto i più deboli, se si pensa che solo il 22% è detenuto per reati contro la persona. Per diminuire il sovraffollamento nelle carceri andrebbero messi in discussione alcuni reati, come quelli legati alla detenzione di droghe leggere o al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” – conclude Andrea John Dejanaz, candidato con AVS alle elezioni europee.
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