“Italo Cremona Tutto il resto è profonda notte”: in mostra alla GAM di Torino

Italo Cremona- tutto il resto è profonda notte in esposizione alla GAM di Torino– dal 24 aprile al 15 settembre 2024- ci accompagna nella scoperta dell’universo creativo dell’artista, pittore chiave del movimento surrealista del panorama artistico torinese.

Nata dalla collaborazione tra laGAM e il Mart di Rovereto, dove si trasferirà il prossimo autunno, è un percorso lungo e di forte impatto emotivo in grado di trasmettere allo spettatore incubi, apparizioni, immagini fantastiche ed espressione dello scenario immaginifico dell’artista.

Dieci percorsi espositivi disposti in ordine cronologico che spaziano dalle opere giovanili di metà anni venti fino alle ultime degli anni Settanta, in grado di mostrare le fredde capacità tecniche del Cremona (chiaramente espresse nelle dettagliate rappresentazioni delle pistole) ed ad affiancarle alle atmosfere del Realismo magicche rivelano il filone visionario dell’ artista autodefinitosi un’ surrealista indipendente“.

Per questo la sala dedicata alla “follia” diventa il vero fulcro dell’intero percorso espositivo. Sulle pareti, dal forte colore violaceo, ci sono più di vent’anni della pittura del Cremona che ne rilevano “il sogno, l’incubo, il macabro” ma anche la visione puramente intellettuale della realtà che circonda l’artista. Fortissimo è  il percorso dedicati ai nudi, da sempre motivo chiave e ricorrente nell’iconografia di Cremona. Il “nudo” si fonde con la rilettura del mito ma anche con il corpo delle lettere dell’alfabeto dando ad essere un nuovo senso e diversa vita.

L’ultima sala diventa celebrazione di una sintetica ma fortissima affermazione dell’artista che, chiarendo il perché della frontalità delle sue rappresentazioni, spiega come nei suoi quadri “ci sia sempre qualcosa che tappa. Un tappo che chiude“. Questa espressione viene celebrata nei quadri e fotografie presenti nella sala che diventano perfetta espressione del dualismo tra il “fuori” e il “dentro” dando forma al significato delle parole del Cremona.

La mostra, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari e Elena Volpato, è in grado di valorizzare gli aspetti più contemporanei dell’opera di Cremona e di far conoscere e riscoprire la figura di un intellettuale creativo e differente da tutti gli artisti della sua epoca.

Valeria Rombolà

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