Caro direttore, bella e importante la Manifestazione organizzata stamane a Torino a difesa di Mirafiori e del settore auto anche se mi aspettavo più gente, come hanno detto dal palco alcuni delegati. Sarà perché a Torino non si scioperava più nel settore auto da quasi 15 anni. Sarà perché da troppo tempo coloro come il sottoscritto che ritengono il settore auto un settore ancora molto importante avevano meno spazio di coloro che invece sostenevano la importanza di puntare sul turismo, sulla cultura, sul loisir, sull’aerospazio. Sarà perché il sindacato ha scelto di essere duro con Stellantis ma anche distante dalla posizione del Governo Meloni che pure è stato il primo Governo che da vent’anni chiede di rialzare la produzione nel nostro Paese a 1 milione di auto. Per Torino e per il Paese l’obiettivo del Governo e’ straordinariamente importante perché vorrebbe dire raddoppiare produzione, fatturato e aumento del lavoro.
Certo se a Genova venisse toccato il porto scenderebbe in piazza tutta la Città come abbiamo fatto noi per la TAV, il 10 novembre 2018.
Ecco perché sostengo che Torino dovrebbe schierarsi a fianco della posizione del Ministro e non chiedere come qualcuno ha fatto dal palco al Governo e a Stellantis di non litigare.
In ogni caso dopo anni si è sentito di nuovo dire dal palco della grande capacità di figliare aziende del settore auto e dal forte contributo che dà alle esportazioni del nostro Paese il settore che ha costituito il perno della rinascita industriale del Paese nel secondo dopoguerra.
Ma Torino è il Paese hanno la grande chance delle elezioni europee per modificare votando Giorgia la politica suicida di puntare solo sull’elettrico . Mentre le elezioni regionali serviranno per votare in Regione chi ritiene che per il futuro di Torino saranno essenziali sia la TAV che il settore automotive.
Mino Giachino
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