Oggi, 21 marzo, ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Numerose le iniziative messe in campo per l’occasione dal terzo settore nella città di Torino per sensibilizzare alla lotta contro discriminazioni e pregiudizi.
La data del 21 marzo non è casuale, ma è stata scelta per ricordare quando il 21 marzo del 1960, in Sudafrica, la polizia aprì il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore, uccidendone sessantanove e ferendone 180. Un episodio tristemente ricordato come il massacro di Sharpeville.
A Torino, la prevenzione e la lotta quotidiana al razzismo costituiscono un bene comune immateriale che appartiene a tutta la comunità territoriale ed affonda le proprie radici nel tessuto storico, economico e sociale della città.
La Città di Torino è antirazzista e a testimonianza di ciò nel 2021, assieme a 58 organizzazioni della società civile, si è voluto riconoscere e mettere in rete il patrimonio di conoscenze e competenze locali sul contrasto al fenomeno del razzismo attraverso la firma di un Patto di Collaborazione che, primo in Italia, ha inserito l’antirazzismo tra i beni comuni urbani da tutelare, promuovere e sviluppare.
“In questa fase storica si stanno moltiplicando episodi di xenofobia, antisemitismo, islamofobia, in Italia e in Europa, e a questo dobbiamo reagire – dichiara l’Assessore ai Diritti della Città di Torino Jacopo Rosatelli -. Contro tutto questo la Città di Torino ha approvato nel 2023 il piano di azione locale con l’obiettivo di sollecitare nelle città politiche attive di contrasto alla discriminazioni che siano strutturali rispetto all’attività amministrativa dell’ente. Adesso si tratta di implementarle e, insieme alle associazioni, ci dedicheremo ad una campagna di informazione e sensibilizzazione per il diritto all’accesso all’abitazione da parte delle persone straniere e razzializzate. Buon 21 marzo”.
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