RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Un traguardo inimmaginabile – ha commentato il neo presidente nazionale Gabriele Ponzano, 52 anni, agricoltore e allevatore della provincia di Alessandria – Abbiamo iniziato 50 giorni fa con quella che è stata definita la protesta dei trattori ed ora abbiamo raggiunto uno straordinario punto di partenza, non di arrivo. Continueremo a lottare e chiedere dignità, in modo compatto e strutturato. All’assemblea costituente c’era lo zoccolo duro delle proteste piemontesi e se ognuno di noi continuerà a fare la sua parte, suggerire idee, proporre e attivarsi per l’associazione potremmo ottenere risultati importanti. Come ho detto, il mondo agricolo e le istituzioni ci guardano con attenzione perché abbiamo dichiarato forte e chiaro di non volerci fermare: vogliamo i cambiamenti richiesti”.
L’idea di Agricoltori Autonomi Italiani è quella naturalmente di crescere nei numeri e di coordinarsi con tutti i movimenti italiani nati in questo periodo, in modo da creare una unione forte e compatta: “Pensiamo a manifestazioni in contemporanea in tutte le piazze italiane”.
Ponzano ha ribadito che AAI è aperta al dialogo con tutti: “Non chiediamo dimissioni né chiediamo di togliere le tessere ad altri, perché non forniamo servizi. Non abbiamo apparati burocratici: siamo così più liberi di portare avanti le nostre battaglie contro la burocrazia eccessiva nel mondo agricolo”.
A fine mese i ministri dell’agricoltura europei si incontreranno per una revisione della Pac, sulla scorta delle istanze nate dai movimenti. “Attendiamo gli sviluppi – prosegue il presidente – valuteremo cosa fare in base alle risposte. Di nuovo trattori per le strade o altro? Vedremo”.
Presto verranno organizzati incontri zonali per far conoscere l’associazione ed estendere la campagna tesseramento.
Il primo appuntamento come AAI sarà sarà giovedì a Saluzzo, con presidio e trattori in piazza.
Presidente dell’Associazione: PONZANO GABRIELE; – Vice Presidente: REVELLI DAMIANO; – Sostituto Vice-Presidente: BO DAVIDE; – Segretario: BERTELLO GIULIA; – Vice Segretario: SONAGLIO SAMANTA; 2 – Tesoriere: SOMMAVILLA ANDREA.
Assemblee provinciali:
Per la Provincia di Torino: – BERTELLO GIULIA; – LIPRANDI EMANUELE; – GAUNA MASSIMO.
Per la Provincia di Asti: – BO DAVIDE; – REGGIO SERENA; – BURDIZZO RENATO.
Per la Provincia di Cuneo: – REVELLI DAMIANO; – SERRA JESSICA; – RINERO CLAUDIO; – PONSO ANDREA; – SACCO PIERCARLO.
Per la Provincia di Alessandria: – PONZANO GABRIELE; – BRUZZONE MARCO; – CAREGA MASSIMO.
Per la Provincia di Biella: – ORLASSINO MARCO; – MARCOLONGO RICCARDO; – PIDELLO DAVIDE.
Le finalità dell’associazione:
- tutelare e sviluppare l’agricoltura, in tutti i suoi settori, principali e secondari e la zootecnia su tutto il territorio nazionale; – salvaguardare le figure professionali che operano nei settori dell’agricoltura ed in particolare delle imprese agricole;
- ottenere una giusta remunerazione del lavoro svolto dagli agricoltori e il giusto prezzo delle loro produzioni, che non deve essere in nessun caso inferiore al relativo costo di produzione;
- tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti agricoli nazionali, facendoli primeggiare rispetto ad altre produzioni concorrenti che non rispettano gli standard produttivi, sanitari e innovativi previsti per le produzioni locali;
- tutelare il consumatore finale del prodotto e promuovere il dialogo reciproco per garantire consapevolezza e offrire strumenti che consentano di comprendere al meglio l’agricoltura e il mondo dell’agroalimentare;
- partecipare attivamente ai tavoli governativi ed istituzionali e ad ogni tipologia di evento che riguardi l’agricoltura;
- tutelare il territorio nazionale anche al fine di evitare il dissesto idrogeologico conseguente all’abbandono dei fondi agricoli;
- proporre, elaborare e predisporre programmi diretti a migliorare la qualità di vita degli associati, con particolare riguardo alle politiche in materie sociali e agroalimentari ed assumere ogni iniziativa capace di potenziare la rappresentatività e la solidarietà di tutti gli associati;
- contrastare il tentativo in atto di impedire la libera coltivazione delle proprietà agricole;
- contrastare l’imposizione di un modello agricolo latifondista e globalizzato incompatibile con la realtà agro-rurale italiana;
- compiere qualsiasi altra attività necessaria al raggiungimento dei predetti obiettivi.
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