In manette per divieto di avvicinamento violato

Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un trentaduenne cittadino marocchino gravemente indiziato dei reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi della persona offesa e di resistenza a P.U.

Mercoledì, poco prima cinque del mattino, gli agenti intervengono in uno stabile di corso Regina Margherita per una lite in corso. Al loro arrivo, i poliziotti trovano un uomo sull’ingresso di un appartamento in evidente stato di alterazione alcolica. Gli agenti notano il cancelletto dell’abitazione smurato, il muro risulta danneggiato con parti di calcinaccio mancanti. Una testimone riferisce ai poliziotti di aver chiamato il numero di emergenza dopo essere stata svegliata da rumori e dalle urla di una donna. I poliziotti trovano nell’appartamento in questione una donna con una bimba di pochi mesi. Dopo iniziali reticenze, la donna racconta ai poliziotti che il suo ex compagno si era presentato nella notte nonostante il divieto di avvicinamento al quale era sottoposto. Prima aveva iniziato a suonare e bussare alla porta, sempre con più insistenza, poi aveva sradicato le inferriate strappandole dal muro. Alla luce dei fatti, nei confronti dell’uomo scattava la denuncia in stato di libertà per tentata violazione di domicilio aggravata.

Nel corso dell’intervento il trentaduenne cittadino marocchino opponeva più volte resistenza nei confronti degli operatori di polizia, sia colpendo l’autovettura durante il trasporto sia in ufficio quando scalciava su una parte. Per i comportamenti tenuti durante queste fasi, l’uomo è stato arrestato anche per resistenza a P.U.

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