18 dicembre 2023 – “Prosegue in IV Commissione la discussione sullo scorporo dal progetto del Parco della Salute dell’Ospedale Regina Margherita di Torino che dovrebbe diventare da gennaio 2024 un’azienda ospedaliera autonoma. Ancora una volta ribadiamo tutta la nostra perplessità sul percorso intrapreso. Innanzitutto, non esiste alcuna certezza sui costi che comunque, come evidenziato nella delibera, ci saranno” spiegano il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.
“Anche l’assessore Icardi si è sottratto al confronto sui numeri, imputando (ripetutamente) alla gestione Cota la responsabilità di aver costituito un’azienda sanitaria troppo grande. Entrando nel dettaglio rileviamo che:
- Non ha potuto confermare che lo sbilancio del Regina Margherita raggiunga i soli 20 milioni di euro, poiché non è neanche chiaro l’ammontare totale del disavanzo della Città della Salute.
- Non ha saputo quantificare i costi ulteriori, se non quelli del nuovo direttore generale.
- Ha escluso la realizzazione di interventi su strutture e impianti” affermano Gallo e Valle.
“Quello che è certo – proseguono gli esponenti dem – è che da gennaio ci sarà un sovrappiù di burocrazia per poter continuare a fare quello che si è fatto fino a oggi: “Si faranno un po’ di carte e di convenzioni”, dice l’assessore Icardi, per regolare il traffico. Pensiamo a una madre, in carico al S. Anna, al figlio in carico al Regina, nella stessa stanza, afferente a non si sa quale dei due presidi, e sotto il controllo di personale afferente al Regina (l’infermiere pediatrico) e al S. Anna (ostetricia, ginecologia). Un pasticcio che riteniamo non salvaguardi la salute della donna e che, separando ostetricia da neonatologia comporti un arretramento organizzativo importante, come rilevato dalla Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Torino”.
“Infine – concludono Gallo e Valle – ribadiamo che non si ha alcuna informazione su quali saranno le prossime tappe per arrivare all’obiettivo finale di migliorare i servizi per i bambini, tema sul perseguimento del quale siamo tutti concordi. Queste profonde incertezze aumentano i nostri dubbi e anche le nostre preoccupazioni”.
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